È davvero inutile negarlo: l'ultima iterazione di Street Fighter ha lasciato molti fan con la bocca asciutta, fra un roster davvero troppo piccolo al lancio, modalità online limitate e scelte di gameplay discutibili il quinto capitolo della serie non aveva convinto i giocatori più accaniti del brand e per quanto il titolo si sia leggermente ripreso grazie al season pass ormai la fiducia degli appassionati era persa; forte di questa consapevolezza Capcom ha deciso di resettare il suo mindset e proporre agli utenti lo Street Fighter 6 che avrebbero davvero voluto, con nuove modalità, un engine grafico migliorato e tantissime vecchie glorie di ritorno, più qualche chicca davvero niente male; noi di GamerClick abbiamo avuto modo di partecipare alla closed beta che si è tenuto questo weekend ed oggi siamo qui per raccontarvi le nostre impressioni (stavolta da un doppio punto di vista)
 
L'ultimo capitolo della serie Capcom riesce a portare una ventata di aria fresca con interessanti novità

Il parere di Klarth Curtiss

Ho sempre avuto un rapporto piuttosto strano con i picchiaduro: infatti mi piace giocarli ma sono abbastanza scarso nel farlo, tuttavia è proprio grazie a Capcom che è nata questa mia passione, quando nell'ormai lontano 1998, alla non troppo precoce età di 4 anni, mi dilettavo con i cabinati di Darkstalkers, altra storica serie della compagnia, negli anni ho provato veramente tutto ciò che mi capitava sotto tiro, dai titoli in 3D come Tekken, Dead or Alive, Mortal Kombat e Soul Calibur, a quelli in 2D targati Arc System (non a caso la saga di BlazBlue ad oggi rimane la mia preferita nel genere), tuttavia ci sono dei capitoli specifici delle varie saghe che ho giocato fino allo sfinimento e se per Tekken è stato il quinto, per Street Fighter è stato proprio il quarto, grazie al suo roster molto ampio (una cosa che reputo fondamentale) e meccaniche sicuramente più accessibili dei capitoli precedenti, oltre ad un rinnovato e gradevole Cel Shading; potete dunque immaginare quali fossero le mie aspettative per il quinto capitolo e quanto esse siano state disilluse, se infatti ho apprezzato l'introduzione di alcuni dei nuovi personaggi come R. Mika, Karin e Laura (d'altronde il "waifu material" di Capcom nella serie è sempre stato altissimo), al tempo stesso ho odiato la quantità limitata di contenuti dedicati al single player (davvero troppo limitata anche per un picchiaduro), il sistema di ranking online e la pressione sul season pass (che purtroppo è diventata uno standard dell'industria), quindi ho approcciato questa beta in maniera molto placida e con poche aspettative e sicuramente è stata la scelta migliore perché caspita se sono rimasto piacevolmente sorpreso!
Il focus principale è stato sul nuovissimo Battle Hub, una sorta di "base operativa" dove potremo gestire tutto ciò che vorremo fare nel gioco, tuttavia prima di entrare bisognerà creare il nostro avatar tramite un completissimo tool che ci permetterà non solo di creare dei lottatori meravigliosi, ma anche degli abomini fuori da ogni mondo, arti giganti, toraci completamente fuori postoo, teste minuscole, rapporti di altezza insensati, qualsiasi cosa la vostra mente possa partorire il gioco vi darà la possibilità di crearla e questo è sicuramente un ottimo punto a favore, una volta entrati nell'hub poi troveremo varie sezioni, in primis salteranno sicuro all'occhio dei piccoli negozi, ognuno con un focus diverso ma principalmente dedicati a farci comprare nuovi oggetti di personalizzazione per il nostro alter ego con i crediti guadagnati, o magari nuove carte per il profilo; il succo della base però è come è stato gestito tutto il resto, infatti nella stanza vedremo costantemente gli avatar degli altri giocatori muoversi e potremo interagire con loro per controllare i profili o richiedere una sfida, se tuttavia volessimo sfidare un perfetto sconosciuto non dovremo fare altro che sederci ad un cabinato ed aspettare che qualcuno si sieda a quello di fronte a noi per far partire la sfida e per quanto ciò risulti solo un vezzo estetico ci ha fatto proprio sentire come nelle sale giochi di tanti anni fa; apprezzatissima inoltre la possibilità di piazzarsi a dei cabinati appositi che permettono di giocare (purtroppo solo in singolo) al primissimo titolo della serie, vi sono inoltre dei cabinati dedicati ai giocatori più alti in classifica, in modo da dividere equamente i vari livelli di utenza.
Sul lato del gameplay c'é poco da dire ma vale la pena spenderci due parole, durante la beta era possibile utilizzare un totale di 8 personaggi ed oltre ai nuovissimi Jamie, Kimberly e Luke abbiamo avuto cinque glorie di ritorno, ossia Ryu, Ken, Chun-Li, Guile e Juri, il gioco stavolta adotta un doppio sistema di comando ed è infatti possibile scegliere tra comandi classici e moderni, dove i moderni snelliscono l'esecuzione di alcune mosse, delegando per esempio l'esecuzione dell'ormai famosa "mezzaluna" ad un singolo tasto, una comodità notevole che tuttavia non va a svantaggiare i più esperti, oltre a questo inoltre era possibile allenarsi contro l'IA (con tantissimi settaggi a disposizione) mentre si aspettava un match.
 
Il roster della beta si è rivelato molto soddisfacente da giocare

Il parere di DannyK

Da vecchio fan della serie, avendo letteralmente consumato Street Fighter II su qualsiasi piattaforma ed il IV su Xbox 360, sono rimasto davvero entusiasta dell'evoluzione del brand in questo sesto capitolo. Intanto la creazione del proprio avatar offre finalmente una personalizzazione ed un'immedesimazione che fino ad ora la saga Capcom aveva totalmente trascurato. Le cose che ho apprezzato maggiormente sono l'hub nel quale confrontarsi con gli altri giocatori (oltre alla ricchissima modalità di allenamento) e lo stile di comandi detto moderno, con dei tasti appositi che vanno a sostituire le combo di pulsanti, sebbene un perfetto utilizzo dei comandi classici sia comunque avvantaggiato. La novità cardine del Drive System è stata perfettamente integrata nel combat system di Street Fighter VI: questa barra posizionata sotto la vita si scarica anche parando ed è utilizzata anche per tecniche difensive come il Drive Parry ed il Drive Reversal, non solo quindi per le mosse offensive con assorbimento degli attacchi (o poise, come si direbbe nel mondo dei souls) come il Drive Impact o per le vere e proprie mosse speciali (Overdrive). Gli scontri quindi acquisiscono una importante componente strategica, dato che abusare ed esaurire queste barre comporterà anche l'impossibilità di parare ed una lentezza accentuata nei movimenti. 
Ho trovato inoltre davvero ben bilanciati gli 8 personaggi, anche due classici come Ryu e Ken hanno acquisito un po' di varietà e, soprattutto, sono sempre più distinti tra loro.
 
 
Klarth: Come detto in precedenza, ero partito molto prevenuto su questo sesto capitolo ma onestamente, dopo aver potuto finalmente provarlo con mano, sono molto fiducioso sulla riuscita del prodotto, il Battle Hub è un'idea estremamente ben riuscita, i due sistemi di gameplay rendono gli scontri accessibili a tutti ed i piccoli tocchi come l'editor del personaggio o i cabinati per giocare all'originale gli danno una vera identità, per non parlare del nuovo look dei personaggi che non sfigura affatto rispetto a quelli originali; se le premesse sono queste potete star certi che Capcom ha finalmente capito che direzione prendere con la serie e quindi vi consiglio di cuore di tenere d'occhio il titolo!

DannyK: La beta ha fatto solo crescere la curiosità di giocare alla versione definitiva e di mettere le mani sul titolo completo, che si preannuncia davvero interessante e, soprattutto, più longevo dei suoi predecessori (anche per i non professionisti dei picchiaduro). Sono certo che Street Fighter VI sarà un titolo consigliare a tutti, non solo agli amanti del genere e del franchise.