Dopo quella dedicata al team di sviluppo dietro Octopath Traveler II, il publisher Square-Enix prosegue con le interviste ad alcune delle sue figure chiave dietro lo sviluppo di molti iconici giochi e, nello specifico, oggi sono state scelte due persone ben note nell'industria che hanno lavorato su Live a Live, il producer Takashi Tokita e la compositrice Yoko Shimomura. L'intervista è disponibile anche sul sito ufficiale di Square-Enix.
 
Live a Live

La serie di interviste prende il titolo di "The Games that Made Us" e il numero di figure interessate cambia a seconda del titolo di riferimento, a questo giro è stato preso in esame il recente remake di Live a Live, di cui vi invitiamo a leggere la nostra recensione, a cui hanno lavorato Takashi Tokita (Chrono Trigger, Parasite Eve) e Yoko Shimomura (Final Fantasy XV, Kingdom Hearts e molto altro) sia nell'originale uscito su SNES che sulla riedizione odierna su Nintendo Switch e Playstation 4, Playstation 5 e Pc. Segnaliamo anche che nel character design di Live a Live sono stati coinvolti anche mangaka famosi come Gosho Aoyama, il quale si è occupato della storia di ninja nel Giappone feudale. Bando alle ciance, di seguito riportiamo una traduzione dell'intervista, disponibile anche nel video riportato qui sotto.
 
Quale è stato il primissimo gioco che avete giocato?

Tokita: Il primo gioco che abbia mai giocato? Vediamo... parlando di videogiochi... credo proprio fosse Space Invaders.
Non ho molti ricordi di Pong, ma il gioco uscito dopo di lui (ho dovuto cercare su internte per scoprirlo) è stato Western Gun di Taito. Praticamente era una sorta di tennis. Due pistoleri si muovevano intorno cercando di colpirsi a vicenda. Ecco, quello è stato il mio primo gioco e ricordo che lo giocavo all'ultimo piano di un centro commerciale. Ora che ci penso, credo che Live a Live abbia un capitolo ambientato nel Selvaggio West proprio per Western Gun.
 
Live a Live West

Shimomura: La mia prima esperienza di gioco risale a tantissimo tempo fa. Era una sorta di gioco di baseball, lo avevo giocato in un centro commerciale, il cabinato era nell'ultimo piano. Non c'erano neanche dei personaggi umani, lo schermo era tutto verde con una palla e una riga che faceva da mazza. Non ricordo il titolo, ma era un gioco arcade.
Mio padre è sempre stato un grande appassionato di baseball perciò anche se non praticavo baseball nella realtà almeno potevo giocare il suo sport preferito con i videogiochi. Mio padre era contentissimo della cosa, ricordo che mi disse "Vuoi giocarci ancora?" è uno splendido ricordo familiare che conservo con piacere.

Sembra proprio che la prima esperienza di tutti sia stata all'ultimo piano di un centro commerciale! Tokita-san, qual è il tuo più bel ricordo legato a un gioco di Square-Enix?

Tokita: Prima che Square e Enix si fondessero, lavoravo part time come pixel artisti per Square e in quel periodo giocavo moltissimo a Dragon Quest II. Nel primo Dragon Quest tu eri il solo eroe quindi c'era una certa routine tra attacco e recupero che al tempo non mi piaceva molto, preferivo gli action. Quando giocai Dragon Quest II, c'era questa fase all'inizio del gioco dove devi trovare il principe di Cannock, ma io proprio non ci riuscivo, non importa quanto provassi.
A quel punto non ne potevo più e mi dissi: "sono così stanco, andrò a dormire alla locanda" e lui era lì. Gli parlai e lui era tutto "Ti ho cercato ovunque!" e io ero tipo "Dovrei dirlo io!"
Dopo quell'evento, il principe si unisce al gruppo e aveva una magia di cura, cosa che lo rendeva utilissimo. Questo vuol dire giocare un gioco. Non è come guardare un film, guardare una serie tv o leggere un manga, può davvero prendere emotivamente. Ho avuto modo di provare questa esperienza con mano perciò pensai che se fossi riuscito a fare dei giochi di ruolo il mio lavoro sarebbe stato divertente. "Sì, voglio creare questo tipo di giochi, voglio creare gli rpg".
 
Dragon Quest II

Per rispondere alla domanda nel titolo, credo che "il gioco che mi abbia formato" sia stato proprio Dragon Quest II e per questo gliene sono estremamente grato.

Senza quale gioco di Square-Enix non potresti vivere?

Tokita: Prendine uno qualsiasi... è una domanda tosta!
Per me però se proprio ne dovessi scegliere solo uno sarebbe di certo Live a Live. E' stato il primo gioco che ho diretto, all'epoca avevo quasi trent'anni e proprio trent'anni dopo si è presentata l'occasione per un remake! Live a Live è stato la mia vita. La maggior parte del tempo che ho passato in Square-Enix è stata inserita in quel gioco per questo motivo Live a Live è un titolo davvero speciale per me.

Shimomura-san, qual è la prima colonna sonora di un videogioco che ricordi di aver ascoltato?

Shimomura: Il gioco che mi ha fatto pensare alle musiche nei videogiochi è stato certamente Super Mario Bros. - almeno per quanto riguarda l'essere memorabile. Penso che chiunque abbia sentito quelle musiche pensi la stessa cosa, ma in quel momento ho realizzato che la musica sullo sfondo di un gioco non solo c'è, ma può anche essere spettacolare.
 
MARIO

Questo pensiero è nato nel mio cuore in quel momento, con quella colonna sonora.

Quale è la tua canzone preferita?

Shimomura: Ancora?! E' stato difficile scegliere un preferito per i videogiochi, non posso scegliere una canzone sola!
Ok, il mio pezzo preferito... Sono cresciuta ascoltando la musica classica, quale potrebbe essere il mio pezzo preferito? Ci sto davvero pensaando troppo, scusate!

Scelgo Chopin's Ballade No. 1. Quella traccia mi ha davvero fatto rendere conto della musica e mi ha aiutato nel seguire la mia strada come compositrice. E' un pezzo che significa molto per me.


Se potessi ascoltare una sola colonna sonora di un gioco Square-Enix, quale sarebbe?

Shimomura: Non posso sceglierne una sola! (Ride)
E' stato difficilissimo scegliere un pezzo classico preferito e anche se ora l'ho detto, tra 3 giorni potrei già aver cambiato idea!
Contunuo a pensare a cose del genere e... no, non posso proprio sceglierne uno solo! Davvero, non posso! Ci sono così tante colonne sonore fantastiche, mi verrebbe più facile fare una lista di tutti i titoli che mi vengono in mente!

Tokita: Anche qui rischio di fare la figura dell'autocelebratico, ma mi trovo a scegliere ancora una volta Live a Live. Ogni volta che creo un gioco, l'impatto maggiore lo da la musica - ovviamente l'artwork gioca un ruolo fondamentale, ma la musica espande e amplia quell'immagine nella mia testa fino a farla diventare un mondo. Immagino che questo si applichi anche ai giocatori.

Dato che Live a Live è stato il mio debutto editoriale, ho creato diversi mondi e ascoltato diverse musiche per pou unire tutto in quello che volevo fare. Eravamo gasatissimi anche durante la realizzazione della colonna sonora o almeno questa è l'impressione che ho avuto.
 
Live a Live PS5

Se dovessi dire quale traccia si è fatta notare di più, be direi che la prima ad essere stata completata fu On Broken Wings. Ascoltavo quella traccia anche nel tragitto casa-lavoro e mi figuravo proprio Oersted quando lasciava il gruppo. Riuscivo a vedere il suo viaggio solitario.
Detto questo, On Broken Wings è diventata la spina dorsale di Live a Live. Quando dico spina dorsale intendo il suo centro, davvero è la canzone che ha dato il cuore al gioco.

Shimomura: E' davvero difficile per me, per questo motivo oggi barerò un poco. Dato che l'intervista è su Live a Live, la mia scelta ricadrà su Live a Live (ride).
So che lo dico ogni volta, ma che siano mie canzoni o musiche di altri, non riesco mai a sceglierne solo una. Ogni pezzo, soprattutto i miei, è carico di rucordi importanti per me, come fossero miei figli. Detto questo, non posso scegliere una traccia sola per Live a Live. E' troppo difficile scegliere una sola canzone, sono tutte preziose per me.

Quale è il compositore che personalmente ammiri di più?

Shimomura: Anche questa domanda è così difficile. Ci sono tre persone che ammiro dal cuore e non posso non citare tutti e tre. Forse avete già capito di chi sto parlando.
Uno è Koji Kondo di Nintendo, grazie a lui ho scoperto la musica nei videogiochi. Un altro è Koichi Sugiyama (Dragon Quest) che mi ha mostrato come la musica classica potesse arrivare anche nei giochi. Terzo ma non per importanza, la persona che mi ha mostrato cosa avrei dovuto fare quando ho iniziato il mio lavoro. Ovviamente da giocatrice ho ascoltato le musiche di Final Fantasy perciò come non parlare di Nobuo Uematsu, lui mi prese sotto la sua ala.
 
Dragon Quest saga

Ammiro profondamente queste tre persone e vorrei davvero poterlo dire loro a quattr'occhi. Questo è quanto li ammiro!

C'è un gioco di cui avresti voluto comporre la colonna sonora?

Shimomura: A questa domanda proprio non posso rispondere! Be, come posso dire, non è che non possa rispondere...

Tokita: Allora qual è un gioco di cui non vorresti comporre la colonna sonora?

Shimomura: Mi è permesso dire Live a Live qui? (Ride)
Scherzi a parte, risponderò sinceramente. Di base mi approccio alle cose in modo proattivo, ma per quanto riguarda i giochi per cui devo comporre o i lavori che mi vengono affidati, ecco li sono estremamente passiva. Aspetto che l'opportunità mi si presenti. Non nascondo che voglio sempre comporre le colonne sonore di giochi per cui il team viene a dirmi che vogliono proprio le mie musiche. Se non ho composto la colonna sonora di ungioco, probabilmente significa che non volevano le mie musiche!
 
Live a Live remake

Sto scherzando quando dico che "non vogliono le mie musiche" (Ride). Non penso molto a cosa avrei potuto fare, non è che voglia fare quella a cui va bene tutto, ma non mi è mai capitato di pensare "avrei proprio voluto fare quel gioco".

Quale gioco pensi che tutto il mondo dovrebbe giocare?

Tokita: Ci sono alcuni titoli che mi vengono in mente: Dragon Quest V e Final Fantasy X.
In Dragon Quest V inizi l'avventura come un bambino e finisci come genitore. Viene messo in piedi una storia epica che copre tutta la vita di una persona, in un gioco di ruolo. Giocando Dragon Quest V puoi dire di aver visto una vita intera. Quando lo giocai ne rimasi stregano, ricordo che pensai proprio "Non mi sarei aspettato nulla di meno da Yuji Horii!"

Per quanto riguarda Final Fantasy X, Tidus entra nel mondo del gioco e alla fine lascia quello stesso mondo. Mi viene da pensare "Wow, questo sì che è usare bene la struttura del gioco per creare un mondo!". Ero invidioso di Kazushige Nojima per aver fatto un lavoro così magistrale! Quei due giochi mi hanno proprio fatto ammattire... ma il gioco che proprio tutti dovrebbero assolutamente giocare è Live a Live!
 
Dragon Quest V

Shimomura: Ovviamente (urla e gesticola animatamente) LIVE A LIVE!

Tokita: (Ride animatamente) Questa volta è stato facile!

Shimomura: Non c'era altro modo, avrei dovuto fare così fin dall'inizio!

Quale è stato il tuo successo lavorativo di cui vai più fiero?

Tokita: Ho avuto l'opportunità di lavorare nell'industria dei videogiochi per parecchio tempo, molto del quale l'ho passato in Square-Enix. Sono entrato che avevo 20 anni e sono 37 che lavoro qui. Sono successe un mucchio di cose in questi anni e vedere Live a Live tornare in auge dopo 30 anni dal suo debutto è stato grazie al lavoro svolto dalle persone nell'azienda. Questo include anche le persone fuori dal Giappone. Ci sono state persone con cui mi sono rincontrato dopo tanto tempo o amici di altre divisioni che sono venuti a dare una mando nei momenti difficili. Onestamente, avere una carriera così lunga in un'azienda e poter lavorare con queste persone è ciò che mi rende più orgoglioso

Shimomura: Oh, pensa un po', un'altra domanda difficile. (Ride)
Penso sia scontato dire che ho amoto la musica fin da bambina e che poter lavorare nel campo è per me la gioia più grande. Come detto anche da Tokita-san, sono successe molte cose negli anni. Ci sono state diverse occasioni in cui ho pensato di mollare tutto, momenti in cui sono stata delusa così duramente da voler buttare via tutto. A dirla tutta, ci sono state davvero un sacco di rovinose sconfitte per me. Ma nonostante questo sono andata avanti senza arrendermi, ho continuato a scrivere e comporre canzoni. Questo è ciò di cui vado più orgogliosa.
 
Live a Live interview

Ovviamente questo successo non è dovuto solo alla mia forza, moltissime persone mi hanno supportata. Quando mi dico orogogliosa non voglio suonare presuntuosa, sono davvero grata a tutte le persone intorno a me che mi hanno aiutata ad andare avanti.

Come ultima domanda - ora che Live a Live è disponibile, cosa ne pensate del risultato finale del remake?

Tokita: E' stato il mio primo lavoro di direzione e ho potuto lavorare e progettare il lavoro dall'inizio alla fine, tutto è andato esattamente come avrei voluto. Quando il gioco fece il suo debutto originale, non andò altrettanto bene, ma chi lo giocò ne rimase entusiasta e hanno continuano a portare avanti il passa parole. Di questo sono davvero felice.
Sono anche davvero contento del fatto che il gioco sia stato rimasterizzato con la grafica 2D-HD e che sia stato rilasciato anche su Playstation 5, Playstation 4 e Steam, oltre che su Nintendo Switch, così che più persone possano giocarlo. Sono veramente felice di aver creato Live a Live!

Live a Live è attualmente disponibile su Playstation 5, Playstation 4, Nintendo Switch e Pc via Steam, se siete interessati al gioco vi invitiamo a leggere la nostra recensione dedicata.