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Hetalia Axis Powers dunque... l'idea di rappresentare ciascun paese con un personaggio che ne sottolinea pregi e sopratutto difetti non è malvagia, anzi, poteva essere foriera di esiti ben migliori. Il problema è che, al di là della brevità degli episodi, il tutto risulta piuttosto pasticciato, con richiami storici non sempre corretti spesso poco approfonditi, pur nell'ambito demenziale della serie, e con semplificazioni fondate sui luoghi comuni che alla lunga finiscono per annoiare nonostante possano essere riconosciuti come tratti peculiari di ciascuna specifica cultura (la pasta, l'arte e la canzone per l'Italia, la precisione e severità tedesca, le circonlocuzioni per dire no dei Giapponesi, etc...); di fatto però anche nella semplificazione non si capiscono alcune scelte: Italia che ammira Austria per la musica non ha poi un grande riscontro storico, anzi, semmai nel Settecento era proprio il contrario (e taciamo il fatto che Austria suoni musica di Chopin ...), idem per Ungheria ben felice di stare nella casa del SRI sotto Austria, certe rappresentazioni di Francia sminuita specie in riferimento ad eventi del XVIII sec. Mi pare che alcune scelte siano proprio fuori luogo anche nel contesto comico della storia, fondate su pregiudizi giustificabili alla luce del contesto contemporaneo ma non del quadro storico. La stessa rappresentazione di Italia divisa in due, Veneziano e Romano, non capisco dove voglia andare a parare... si tratta di due opposte "tipologie" di italiani, di due espressioni di diversi orientamenti politici, o cosa? Certo, ci sono scenette divertenti (Sacro Romano Impero e le sue vicende con la piccola domestica Italia) e momenti di autentica verità storica, ma si tratta di momenti appunto, su cui si innestano una serie di contraddizioni, errori, omissioni piuttosto gravi o quantomeno inspiegabili che rischiano solo di confondere lo spettatore meno attento e ferrato. Parlare di satira mi pare pure fuori luogo: la satira è l'espressione di un punto di vista su temi politici, religiosi, sessuali che, attraverso l'espediente comico, vengono portati all'attenzione; qui si tratta semplicemente della caricatura di tratti, più o meno effettivi, della storia-tradizione-cultura dei vari paesi portati in scena e non c'è scopo di denuncia o di invito alla conoscenza dietro alle scenette demenziali che vengono rappresentate. Un po' come fa Striscia la notizia con il "Cavaliere mascarato", una semplice caricatura del personaggio, certo non satira.
In conclusione un anime che si può guardare, che fa sorridere, ma che alla lunga annoia, ti lascia poco e rischia peraltro di confondere.