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Maison Ikkoku, meglio conosciuta in Italia con il nome di “Cara, dolce Kyoko”, merita senza ombra di dubbio il 10 pieno. Lo merita per un’infinità di giustificatissimi:
Vale 10 il character design, dai tratti morbidi e tondi, dolcissimi e rassicuranti, dai colori caldi e un po’ vintage.
Vale 10 la colonna sonora, con musiche azzeccatissime e coerenti con le scene, opening ed ending indimenticabili
Valgono 10 i personaggi, tutti incantevolmente caratterizzati, tutti interessantissimi, con storie particolari alle spalle. A partire dai due protagonisti, la bella e determinata vedova Kyoko e l’insicuro e sfortunato Godai, la cui tenera storia d’amore è sostenuta o ostacolata dai vari coprotagonisti: il malefico trio di coinquilini, il maestro Shun, i compagni di università e le spasimanti di Godai, i genitori di Kyoko.
Valgono 10 anche le ambientazioni: si tratta di una storia “cittadina”, perché quasi tutti i 96 episodi si svolgono nella città di Tokyo, in ambienti quotidianamente frequentati dai personaggi e che quindi divengono, episodio dopo episodio, familiari allo spettatore. La Maison Ikkoku è, ovviamente, la protagonista fra i luoghi che fanno da sfondo al nascente, sofferto amore tra i due protagonisti: un vecchio edificio, cadente ma immutabile, sospeso nel tempo, come rappresentato dall’orologio costantemente fermo, in un equilibrio instabile. E poi l’università, il bar di quartiere, il Cabalet, il cimitero, la casa dei genitori di Kyoko.
E, neanche a dirlo, un bel 10 anche alla storia: incredibilmente verosimile, con il giovane protagonista che deve affrontare un duro percorso di crescita e maturazione prima di potersi assumere la responsabilità di un vero amore, e la giovane, ma già ferita, protagonista, che deve invece seguire il percorso inverso, alleggerendo il proprio cuore dal ricordo e riacquistando un po’ della persa spensieratezza. E si tratta di due percorsi graduali, che si snodano attraverso piccoli eventi quotidiani, fino a convergere in un comune destino, lentamente, senza i tempi compressi delle attuali serie televisive, senza eventi eclatanti, ma semplici e genuini.
E infine un 10 perché Maison Ikkoku è un grande classico intramontabile, da guardare e riguardare.