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Bene, pure stavolta all'inizio ero molto dubbioso; le prime due puntate sono piuttosto lente e soprattutto l'impatto grafico potrebbe risultare stancante per chi non è abituato a questo genere. Direi che l'anime a cui va più vicino è Requiem From The Darkness, con delle tonalità che variano dall'abbastanza acido ai toni più smorti del marrone e del grigio, con pochi intermedi.
Rimanendo sul comparto grafico, c'è da notare il permanente effetto "invecchiato" che, se in alcuni momenti può andare bene, rendersi conto che si tratta praticamente sempre della stessa "maschera" appiccicata sulle immagini è questione di poco, specie nelle schermate totalmente nere tra una scena e l'altra.
Fortunatamente l'effetto sporco e in rovina non fa affidamento solo su questo, ma è ben realizzato con degli ottimi fondali che rendono molto bene l'atmosfera di generale decadimento.
Il chara design poi è pienamente nella media, con gli umani rappresentati abbastanza realisticamente, mentre per tutti gli altri yokai è superfluo pensarci, vista la torma di differenti figure che compaiono nel corso della serie. L'unica nota stonata è l'Uomo-Ratto, che sembra scappato da una puntata di Doraemon di vent'anni fa. Capisco omaggiare uno stile, ma così è più fuori posto di un live di Burzum nella basilica di San Pietro.

Musiche: buone le BGM, insipida l'ending e totalmente acida e "tripposa" l'opening, a proposito della quale mi chiedo ancora che senso abbia. Vabbè.

Ora la trama... oddio, beh, il ritmo narrativo si segue bene e in generale capita poche volte che perda colpi. Ogni tanto verso metà episodio forse c'è qualche scena tirata lunga, ma non è un problema; piuttosto lo sono i numerosi salti temporali impressionanti e non segnalati tra un episodio e l'altro che, per quanto semplici e lineari, rendono difficile a volte riagganciare il filo della storia. Ma questa non è poi così negativa.

I personaggi.
Beh, a parte Kitarou, l'occhio-padre, e Rat Man, gli altri sono solo comprimari di contorno che infatti vengono sacrificati o spazzati via senza pensarci e senza che ciò influisca sulla storia generale. La caratterizzazione è carente e, salvo qualche momento di riflessione, non la si approfondisce più di un tanto e persino il protagonista riesce a risultare cinico e alienato più di quanto potrebbe dare da pensare la sua situazione. Mentre Rat-man è una via di mezzo tra un arsenale di facile umorismo scatologico e un deus ex machina che artificiosamente fa progredire la storia, oppure funge da tappo per allungare le puntate fino alla durata prefissata.
Tutto il resto è inutile e talmente poco credibile nel venire plagiato con troppa facilità o, al contrario, nel non cambiare nonostante palesi avvertimenti. Esempio ne sono i classici personaggi di contorno da utilizzare "in massa" per fare sì che "gli eventi seguono questa strada perché sì"

In breve:
Trama: 7
Grafica: 8
Personaggi: 5
Musiche: 5
GENERALE: 7