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"Goshu il violoncellista" è uno dei primi lavori del grande Takahata, realizzato quando non era ancora stato fondato lo Studio Ghibli e tratto dall'altrettanto magnifico racconto di Kenji Miyazawa, celebre scrittore giapponese per ragazzi. C'è inoltre da notare che la colonna sonora è costituita principalmente dalla VI sinfonia di Beethoven (ovvero la Pastorale), che rende l'atmosfera unica nel suo genere.
La storia narra di un ragazzo che, non essendo un grande musicista e facendo continue figuracce davanti ai suoi compagni d'orchestra, decide di esercitarsi giorno e notte per migliorare. Stanco, arrabbiato e triste, continua a suonare e suonare fino alla notte. E ogni notte, puntualmente, gli si presenta un animale. Un gatto, un uccello, un tanuki e due topini, che gli insegneranno il vero significato della musica: originalità (il gatto), esercizio (l'uccello), ritmo (il tanuki) e amore (i topini).

Goshu il violoncellista è un bellissimo film per chi, come me, ama la musica, ma anche per chi non la ama: sa infatti trasmettere un significato profondo, che tocca l'anima e, allo stesso tempo, avvolge e interessa con una trama quantomai originale. E' un film veramente sorprendente, che lascia il cuore colmo di gioia e felicità.
I disegni per me sono molto belli: certo, non necessariamente curati e particolareggiati, ma comunque li ritengo magnifici e in perfetta armonia con il film. Con il tramonto finale, poi, si resta a bocca aperta!
Goshu il violoncellista è un film consigliato a tutti coloro che hanno un animo sensibile e amano la musica, ma anche a chi vuole semplicemente deliziare i suoi occhi con un film del grande Takahata.