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Un anime sulla magia ma quasi completamente incentrato su aspetti più che altro romantici, Lydia, una bellissima ragazza dai capelli color del rame, altri non è che un dottore delle fate, capace di vedere, appunto, gli esseri fatati attorno a lei e i suoi particolari servigi verranno richiesti da un giovane tanto particolare quanto bello.
Quest’ ultimo, è un aitante riccone di nome Edgar, che cercherà in tutti i modi di sedurre la ragazza, anche se è difficile capire se si tratti di vera attrazione, opportunismo o più semplicemente il suo modo di comportarsi con tutte le donne del pianeta.
Come non schierarsi infatti, dalla parte della povera Lydia, del tutto succube della bellezza e del carattere sensuale e galante dell’ uomo. Edgard però altro non vuole che affermarsi come Cavaliere delle fate, ma per farlo ha bisogno di una particolare spada e, di conseguenza delle conoscenze di un dottore delle fate di nostra conoscenza. Fino all’ ultimo non riusciamo a capire se questo biondino dagli occhi del colore dei fiori di malva sia solo un gran ciarlatano o un autentico galant’ uomo, di certo capace dei far breccia nel cuore di qualsiasi donzella, ma Lydia non cederà tanto facilmente.. o forse si?

Hakushaku to Yousei in realtà parla di una romantica e appassionata storia d’ amore, con il pretesto di una caccia alla “spada” per niente forsennata, tra straordinari mondi magici e personaggi classici per certi versi caratteristici della mitologia celtica. Di questa le citazioni sono infatti parecchie, ma sospetto particolarmente superficiali e giusto per ambientare un pochettino la storia.
Se posso dire la mia la trama non mi sembra infatti gran che articolata e neppure credo che questo importi al pubblico femminile, per il quale più spazio a una storia decente avrebbe assottigliato di molto i momenti idilliaci con Edgard e limitato di molto il proseguire della storia d’ amore tra lui e Lydia.. non che alla fine si giunga a qualcosa, infatti sospetto una possibile seconda serie.

Ma se posso affermare un parere abbastanza deciso riguardo la storia, lo stesso non riesco a farlo anche con i disegni.. molti personaggi sembrano fatti a regola d’ arte, sexy e piacevoli dal punto di vista estetico, ma poi, in alcuni momenti subiscono deformazioni o compiono movimenti sgraziati, che tendono più di qualunque altra cosa a irritare lo spettatore così catturato dalla bellezza dei protagonisti.
Le musiche invece sono esattamente quelle che vi aspettereste in un paesaggio fatato o a contornare le atmosfere di un grande e ricco palazzo piantato in mezzo ad un ampio giardino. Le sigle sono nel complesso accettabili, soprattutto quella finale è particolarmente interessante.. non tanto per i testi però.