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"La Ragazza che Saltava nel Tempo" è un anime su come potere riparare agli errori del passato, profondo e introspettivo, capace di concentrare nella durata di un film quelle che potrebbero essere le problematiche di qualunque semplice studentessa del liceo, e la possibilità di ovviare a queste ultime con un semplice salto.
Il racconto tende però e farci notare come sia essenzialmente impossibile riparare a qualcosa di già avvenuto senza, di fatto, evitare di scaricare il peso dei propri errori sugli altri. Se da un lato infatti esiste la possibilità di tornare indietro nel tempo, dall’altra viene espressa una filosofia molto interessante, secondo la quale tutto è soggetto a un costante equilibrio, senza il quale l’intero universo ne avrebbe di che soffrire.
Non ci troviamo quindi davanti alla solita storiella nella quale alla protagonista, un eterna incapace, viene data la possibilità di riscattarsi tramite un immenso potere.
Niente affatto. "La Ragazza che Saltava nel Tempo" è un’opera matura, con dei messaggi ben precisi da esprimere.
A semplificarci e a renderci più piacevole la visione del film ci sono anche un ritmo lento e cadenzato, che ci spiega con ordine e chiarezza i fatti narrati.

Makoto Konno, un giorno, trova per caso, nell’aula di scienze, una sfera dalle fattezze particolare e sul braccio le compaiono dei numeri indelebili. Ben presto la ragazza si accorgerà di avere la possibilità di tornare indietro nel tempo a piacimento e così usufruirà di un potere a lei del tutto sconosciuto, ma senza la minima incertezza e senza nemmeno cercare di capire da dove provenga e che risvolti potrebbe comportare il suo utilizzo.
Cose irrilevanti, se si pensa alla possibilità di non dovere più avere paura di fare un tremendo pasticcio durante l’ora di chimica o di potere tornare indietro e potere mangiare lo stesso budino per il numero di volte che più ci aggrada.
Lo stesso vale per le confessioni d’amore indesiderate, come quelle che la protagonista in breve tempo riceverà dai migliori amici, Kōsuke Tsuda e Chiaki Mamiya. Ma quale modo migliore c'è per fuggire a una conversazione imbarazzante se non evitare tassativamente che questa avvenga e spostare l’attenzione dei due su ragazze diverse da lei?
Ma tutto ha un prezzo e l’egoismo della ragazza metterà in pericolo persino il suo migliore amico Kōsuke.
Ma quando il peggio sembra irreparabilmente vicino, Chiaki si intromette…

Il film possiede una grafica attenta e senza dubbio ben realizzata, e una trama interessante e dagli imprevisti colpi di scena; insomma, sebbene "La Ragazza che Saltava nel Tempo" non sia un anime da 10, si può tranquillamente portare a casa un bell’otto e la certezza che, se guardato, non mancherà di stupire.