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8.0/10
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L'ho finito di vedere in soli 3 giorni. Mi sono sempre piaciute le storie sentimentali, che vadano da Kimagure Orange Road a To-LOVE Ru, da Sailor Moon a Nana, da Maison Ikkoku a Chobits. Certo, in questa serie alcune scene si potevano anche evitare (come quando Urara strofina la schiena a Tonma con le tette), inoltre il modo di "tirare su il morale" di Urara è molto strano.

Passiamo alla trama. Tonma Inaba è un provinciale che si trasferisce a Tokyo per sostenere gli esami di ammissione all'università, ma il giorno prima degli esami nella sua camera di hotel compare Urara, una ragazza follemente innamorata di lui e che è nientemeno che sua cugina (!), la quale gli attacca il raffreddore, e per questo Tonma non riesce a passare gli esami. Il giorno stesso il ragazzo incontra anche Mieko, una ragazza bellissima di cui si innamora subito. Così si forma il triangolo amoroso Urara-Tonma-Mieko.

La colorazione è parecchio antiquata, ma dopotutto siamo nel 1997, quando ci si affidava ancora alla colorazione in cellulosa. Il character design mi piace molto, morbido e pulito (come piace a me). Le animazioni non sono delle migliori, ma sono comunque abbastanza fluide; inoltre, gli sfondi sono molto curati, soprattutto per quanto riguarda gli effetti di luce. I siparietti comici fanno morire dal ridere (mi ricordo ancora quando Tonma da a Urara un pelo pubico!), sia con o senza riferimenti sessuali. Degna di nota è la colonna sonora, che si addice perfettamente ai momenti dell'anime, che essi siano drammatici o comici.

L'anime fa trapelare un messaggio: bisogna lottare per i propri sogni e quando si cambia, il mutamento coinvolge solo la nostra anima, la nostra parte più profonda che è invisibile agli altri.
Un ottimo prodotto, consigliato a chi ama le trame sentimentali e agli amanti dell'Ecchi.

P.S.
Non ho mai visto un personaggio perverso così caratterizzato come Mikuru!