logo GamerClick.it

-

In origine Densetsu no yuusha no densetsu, titolo palindromo letteralmente traducibile come "La leggenda dell'eroe leggendario" (o degli eroi leggendari). Anime tratto dalla light novel di Takaya Kagami che ha anche un sequel (The Legend of the Great Heroes of Legend) e due spin-off (The Legend of Legendary Heroes Anyway e The Legend of the Black Fallen Hero). La serie animata conta 24 episodi ad opera dello studio Zexcs (Chrome Shelled Regios, Omamori Himari) e copre solo la parte iniziale della vicenda narrata nella serie novel, fungendo in buona sostanza da antefatto.

La trama ruota intorno al mago Ryner Lute che, insieme alla bellissima guerriera Sab... ehm... cioè Ferris Eris, percorrerà mezzo continente alla ricerca delle "reliquie degli eroi"; artefatti di un'epoca passata, tanto potenti da garantire una vittoria schiacciante contro qualsiasi paese che non ne sia in possesso.
Ovviamente quel pigrone di Ryner non si sarebbe mai neanche sognato di fare una cosa tanto noiosa e stancante di sua iniziativa; il merito è del re Sion Astal, vecchio amico di Ryner dai tempi dell'Accademia della magia, deciso a sfruttare tali reliquie come deterrente per i paesi confinanti, e riportare la pace su tutto il continente di Menoris. Tale aspirazione ha radici in una vicenda passata: nel paese di Roland, che fa da contesto iniziale alla vicenda, i nobili erano soliti adottare bambini orfani per poi mandarli a farsi le ossa al fronte. Il caso vuole che all'ultima guerra (tra Estabul e Roland) partecipano anche Ryner e Sion e, durante un agguato al loro gruppo, Sion vede con i propri occhi il potere disumano posseduto da Ryner. Infatti quando questi perde il controllo del suo Alpha Stigma (che in condizioni normali gli permette di replicare qualsiasi magia), diventa una macchina assassina incapace di distinguere tra alleati e nemici (e proprio in questi casi si nota la voce di un Jun Fukuyuma davvero in forma, tanto da far venire i brividi).
Sion dopo quell'esperienza tremenda che quasi gli costa la vita, sente come una spinta in più al suo progetto di creare un mondo dove non esistano conflitti, e dove anche quelli con poteri eccezionali come Ryner possano essere accettati da tutti.

Ryner Lute è un mago-combattente che definire pigro sarebbe un eufemismo; se fossimo in Dungeons & Dragons avrebbe un allineamento del tipo Neutrale/Assonnato tendente a Buono. Se dipendesse da lui, ognuno avrebbe il diritto di godere di pisolini pomeridiani di 25 ore, o giù di lì.
Ma questa è solo la facciata esterna, con lo scorrere delle puntate si capirà perché il povero Ryner preferisce chiudere gli occhi e sognare un mondo senza conflitti, dove regni pace e tranquillità. Fondamentalmente è un emarginato, odiato da tutti coloro che temono il suo potere; per questo tende a isolarsi ma, contrariamente a molti personaggi in condizioni simili di altri anime, non cova nessun rancore.

Al suo fianco, come guardia del corpo, c'è la divina Ferris Eris (doppiata da Ayahi Takagaki); e qui cominciano i "problemi". Parto col fatto che è bionda, ha occhi blu mare e brandisce una spada a due mani (e chi mi conosce sa che io non ragiono di fronte a queste cose). Inoltre può vantare una caratterizzazione abbastanza atipica: in genere le ragazze che accompagnano il "protagonista" di turno sono del tipo tsundere; Mahou senshi louie, Ichiban ushiro no daimaou, Koukaku no regios, Zero no tsukaima... tanto per fare qualche esempio. In questo caso il carattere della divina Ferris non è propriamente Tsundere ma ricorda i denpa: apparentemente dissociata dal mondo, sembra sempre distante, ha spesso lo sguardo fisso, gli occhi sbarrati e sul suo volto non compaiono quasi mai emozioni.
Ma non pensate che sia una combattente perennemente con il dummy system attivato, è infatti l'incarnazione del sarcasmo, ha una lingua che taglia più della sua spada e una volontà granitica, sopratutto quando si parla dei suoi adorati dango, di cui è disperatamente ghiotta. Se dovessi paragonarla a un altro personaggio, così su due piedi, mi verrebbe da pensare a Erza Scarlet di Fairy Tail, anche se ci sono differenze abissali (Erza infatti è rossa).

Ultimo ma non ultimo (in tutti i sensi) Sion Astal (doppiato da Daisuke Ono), un personaggio complesso e tormentato, come bene o male quasi tutti in questo anime. È legato a molti dei segreti della storia, è una persona con un forte senso di giustizia ed è estremamente intelligente, diplomatico e riesce a utilizzare al meglio tutte le persone che lo servono; può infatti vagamente ricordare Grifis di Berserk, e a volte anche Lelouch di Code Geass... anche se è un personaggio molto differente da questi. E' circondato da subordinati fedelissimi e carismatici (uno su tutti Claugh Klom). Inoltre nutre un profondo affetto per il suo migliore amico, Ryner, anche se questo fatto gli porterà non pochi problemi.

Come avrete intuito, di personaggi ben caratterizzati e carismatici ce ne sono, ma non entro nei dettagli visto che nel descriverli rischierei di essere giustiziato per "spoiler selvaggio", un crimine gravissimo di questi tempi. Quindi preferisco fermarmi ai tre personaggi principali, che in realtà sono semplici ingranaggi di un meccanismo più grande e complesso... ma forse ho già scritto troppo.

Tra le cose che ho trovato di mio gradimento di questo anime, vi è il come alle magie vengano associate (oltre alle classiche rune magiche, pentacoli e via dicendo) delle formule matematiche. E' una cosa che si vede anche nella serie di To aru majutsu no index e Fullmetal alchemist, e personalmente trovo molto interessante l'uso della matematica per rappresentare la magia, come se i processi magici non fossero altro che calcoli con la capacità di plasmare la materia (ammettilo, questa ce l'hai messa per far contento il nostro matematico redazionale n.d.Oby).

Un'altra cosa che ho molto apprezzato (stranamente) è stata la totale assenza di quel fan-service di tipo "ecchi" che ultimamente va per la maggiore. Mi riferisco alle pantisu che spuntano fuori al primo soffio di vento, oppure alle scollature sempre ben in vista, o anche agli sballonzolamenti selvaggi e a volte anche innaturali. In genere apprezzo molto cose del genere, anche se in realtà per raccontare una storia sono evitabili, e questo anime ne è la prova (ok è ufficiale, Narzal ha raggiunto la pace dei sensi, n.d.Oby).
Ho apprezzato molto anche il fatto che i protagonisti (e i co-protagonisti) siano più che maggiorenni e vaccinati, come accade anche nell'ottimo Broken Blade. Ma qui si tratta più di gusti personali, visto che onestamente non ho mai sofferto i protagonisti di 13-14 anni chiamati a imprese titaniche.

Sul comparto tecnico: il cast di doppiatori come Daisuke Ono (Sebastian di Kuroshitsuji, Shizuo Heiwajima di Durarara!!), Jun Fukuyama (Lelouch di Code Geass, Taro Sado di MM!, Watanuki Kimihiro di xxxHolic) Tomozaku Sugita (Kyon di La Malinconia di Haruhi Suzumiya, Lucile Eris di Legendary Heroes, Gintoki Sakata di Gintama) ha reso la visione di questo anime molto scorrevole, dato che sono voci a me familiari e che personalmente apprezzo quasi quanto i nostri doppiatori (quindi moltissimo). Personalmente ho trovato i disegni godibili, i colori dai toni freddi mi sono sempre piaciuti molto, le bgm sono buone, mentre le opening le reputo decisamente migliori delle due ending. Buone anche le animazioni, abbastanza fluide, nella media per una serie moderna.
La puntata 15.5 è un recap delle precedenti 15 puntate, che vengono riassunte sotto forma di rapporto scritto. Non aggiunge nulla alla trama, ma comunque l'ho trovata divertente (fa vedere in sequenza tutte le volte in cui Ferris calpesta l'orgoglio di Ryner).Tra le note dolenti di questo anime devo segnalare la famigerata puntata diciotto! È stata infatti disegnata e animata in modo completamente diverso da tutte le altre; la cosa ricorda molto la quarta puntata di Gurren Lagann. C'è a chi può piacere e a chi no; a me personalmente ha fatto storcere il naso, anche se comunque non intacca minimamente la trama e lo svolgimento della storia.
Un'altra cosa che può essere valutata come nota dolente, è che l'anime costituisce solo il preambolo di tutta quanta la storia raccontata nelle novel, ma vi assicuro che questo non si ripercuote affatto sulla godibilità del finale che, soprattutto se paragonato a quello di altre produzioni, rimane su livelli più che discreti; insomma non è come il finale della prima serie di Code Geass che terminava in un modo a dir poco oltraggioso, lasciando lo spettatore immobile con la bocca aperta e le vene gonfie sulla fronte (e il seguito è stato fatto ben 2 anni dopo). Una possibile seconda serie, o anche terza (per raccontare tutto ce ne vorrà) non è da escludere, io sono fiducioso.

In breve, se vi piacciono i fantasy con magie, intrighi politici, colpi di scena, personaggi enigmatici e carismatici, belle guerriere bionde dal cuore puro, questo anime probabilmente vi piacerà. Io reputo Densetsu no yuusha no densetsu un vero capolav... ah scusate, dimenticavo che quella parola è tabù!