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<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>

"L'anime della stagione!!!11one!".
Sì, certo... a casa vostra.
Ma procediamo per gradi:
- Se nel mondo accadono fattacci di cronaca, suicidi e altra roba correlata alla morte di un persona, è colpa delle streghe.
- Per combattere queste fantomatiche streghe ci sono delle maghette.
- Kyubey, un incrocio malriuscito fra un gatto e un pokémon di quinta generazione, recluta delle bambine per farle diventare maghette e quindi combattere le streghe prima citate.
- Le maghette combattono le streghe, vincono, perdono, solita roba vista e rivista.

Ma cos'è che fa gridare al miracolo? Proprio non lo so.
A quanto pare, e ripeto "a quanto pare", nel terzo episodio è presente una scena abbastanza cruda (che poi non si vede niente, si intuisce dalle immagini, ma non c'è niente di splatter), dove una delle maghette muore masticata dal mostro-strega. E finalmente, aggiungerei.
Cioè, tutto qui? Possiamo anche infilarci il fatto che i combattimenti avvengono in delle sorta di dimensioni parallele, al confine tra sogno e fantasia, riprendendo certi stilemi da una categoria di anime che sono considerati d'autore.

Mi spiego meglio: in queste dimensioni a parte, viene adoperato un complesso lavoro di animazione, dove vengono inseriti oggetti reali, creature stramboidi, atmosfere eteree e a tratti psichedeliche. Cose già viste e apprezzate, per esempio, in cortometraggi come Deathtic 4, Moondrive o in opere varie di Masaaki Yuuasa, cortometraggi dai significati sottili, che vanno ricercati in una attente visione e che impegnano intellettualmente lo spettatore. In parole povere: corti d'autore. Ecco, queste tecniche d'animazione da cortometraggio d'autore hanno un senso se usate, appunto, per i cortometraggi.
Invece, farcire Mahou shoujo ★ Madoka Magika di tali effetti, mi sembra solamente un becero tentativo di affibbiare alla serie quella parvenza di capolavoro autoriale, di animazione artistica che, secondo me, si sposa malissimo con la trama di fondo.

Certo, è presente il tema della morte... e quindi? Solo perché per una volta muore anche una delle protagoniste - se così poteva essere chiamata - non vuol dire mica che abbiamo di fronte una serie matura come non mai. In altri majokko muoiono i nemici, nessuno si commuove. Si sacrifica qualcuno dei protagonisti, viene ucciso l'amichetto ecc. e tutti che consumano fazzoletti a chili, che acclamano la presunta maturità dell'opera. Mah!

Avrei voluto mettere 0, ma non è contemplato.
Avrei voluto mettere 1, ma qualcosa di buono, in fondo in fondo, c'è: gli occhi delle bimbette (perché sono bimbette, non ragazzine) sono disegnati in maniera diversa rispetto al solito cliché loli-moe e tutto ciò che riguarda questo pattume di design dell'animazione giapponese, mi piace questo tratto "matitesco", da disegno; secondo punto a favore, la Mahou shoujo bionda con la faccia perennemente ebete è morta, un personaggio inutile in meno; infine, il lavoro di animazione gradevole, ma totalmente fuori posto con la trama di fondo. Secondo me.

Quindi, boh, un 4 pieno. Una serie che ho visto solo perché in molti ne parlavano in maniera entusiasta, sette episodi visti a sforzo (nella speranza che arrivasse la fatidica scintilla che mi accendesse l'interesse, ma niente) e che sconsiglio a chiunque, anche al mio peggior nemico.