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Yosuga no Sora ci mostra in maniera equivocabile come sia impossibile trasporre in animazione un ero-game senza un minimo di adattamento. L'ero-game ha una narrazione completamente non lineare e procede attraverso svolte nella trama che il giocatore impone compiendo scelte di tanto in tanto mentre la storia si dipana. Lo scopo del gioco è di conquistare una delle eroine, e per ognuna di loro, esiste almeno uno sviluppo della trama, detto route. Con un solo media è quindi possibile vivere l'esperienza di gioco molte volte in maniera diversa, seguendo di volta in volta una route diversa. Sebbene lo scopo sia in ogni caso quello di 'mettersi con un'eroina', le storie degli hentai Nipponici non sono per nulla banali, né scontate. Tanto è vero, che togliendo la parte hentai, gli erogame possono essere trasposti in animazione senza sacrificare nulla della storia originale.

Ma come si adatta, in animazione un gioco del genere? Qui arriva il problema, perché l'anime è un media lineare, quindi si può adattare di solito solo una delle route, prendendo al massimo in prestito qualcosa dello sviluppo delle altre. Di solito si usano le altre route solamente per sviluppare il carattere dei personaggi, e questo scontenta tutti i fan delle route eccetto quelli di quella scelta per l'adattamento. E questo è uno dei maggiori motivi per il quale si sente spesso dire che gli eroge non vengono mai adattati come si deve. Il secondo motivo per cui questo accade è che viene tolta la parte hentai, quindi, i vari fan sono, di solito, ancora più arrabbiati. In realtà i problemi maggiori si riscontarno, come in ogni adattamento, nella difficoltà di comprimere storie lunghe ed articolate, nel budget imposto dalla serie animata.
Ricapitolando, quindi, il gioco hentai è quindi tanto di più distante dall'animazione ci possa essere e va animato con cura.

Yosuga no Sora tenta di riproporre più fedelmente possibile l'esperienza del videogame, ma come viene gestito tutto ciò? L'idea geniale è di riproporre le route senza cambiamenti, sequenziandole. Dato che la radice è comune, i primi episodi fanno da base e da introduzione dei personaggi e dell'ambientazione, ed i successivi, divisi in blocchi di due, seguono le route. In pratica è come vedere dei mini OAV composti da blocchi di episodi. Per la prima route ci sono gli episodi da 1 a 4, per la seconda 1, 2, 5 e 6, per la terza, 1, 2, 7-9 e per l'ultima 1, 2, 7, 10-12. Un guazzabuglio immane.

La seconda genialata che hanno escogitato è di tenere il lato hentai più possibile, ma adattato per un pubblico generale. Per quanto buona sia l'idea, ciò si è semplicemente ridotto a pompare l'ecchi il più possibile sacrificando purtroppo la storia, complice il limitato budget temporale a disposizione. (ed infatti, quando c'è da scegliere tra sesso e storia, cosa si sceglie per far facilmente cassa?). Soprattutto le prime due route sono talmente compresse da risultare poco coerenti e comprensibili. Certi avvenimenti appaiono tirati via e poco sviluppati, solamente per introdurre la scena di sesso successiva che tutti si aspettano di li a poco. Per fortuna è stato speso un po' di più nella route di Sora, e questo ha permesso di migliorarla parecchio rispetto alle prime tre. A questo punto, non era forse meglio concentrarsi solo su questa, come si fa normalmente per tutti gli adattamenti del genere, e riproporre le altre almeno in OAV? Avrebbero guadagnato tempo per sviluppare bene un arco e la possibilità di continuare la serie a posteriori, sfruttando le altre route rimanenti. Ma ancora di più, se proprio mostrare del sesso era lo scopo dell'anime, perché non fare direttamente un hentai e liberarsi di tutti i limiti che il target generale impone? Insomma, un esperimento che gestito meglio, forse avrebbe potuto fruttare molto di più, ma per come è fatto mostra solo il lato peggiore e volgare degli Eroge. Un tentativo sicuramente malriuscito. Beh sarà per la prossima volta.