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4.0/10
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Inizio questa recensione rinnovando e ripetendo il mio voto, ovvero un 4 stentato, ma davvero stentato. Come di buona consuetudine, partiamo da un analisi della trama.

Trama
Kimi ni todoke parla della storia di Sawako Kuronuma, chiamata da tutti Sadako per la devastante somiglianza con la protagonista di "The ring" e per l'innata capacità di incutere timore sin dalla tenera età, cosa che l'ha resa oggetto di superstizioni e infondate paure. Arrivata ormai al liceo, incontra Kazehaya-kun, ovvero il ragazzo più figo e attraente della scuola (chissà perché), il quale sembra nutrire un macabro interesse per l'orrido, un po' come il sublime di Burke - non che Sawako-chan sia brutta eh, ma dalle prime puntate ho avuto l'impressione che il viso di questa ragazza fosse naturalmente portato ai film horror. Ritornando alla trama, Kazehaya-kun farà in modo di aiutare la nostra Sawako-chan a interagire con la classe. Questo avverrà anche grazie ad Ayane-chan e Chizu-chan, due ragazze particolari i cui caratteri mi hanno colpito non poco. Di qui in poi vi lascio immaginare come potrà proseguire la storia.
Personalmente 24 episodi sostenuti con un ritmo così lento e melenso mi hanno fatto girare lo stomaco, portandomi a imprecare "E fai qualcosa!" verso personaggi che per muovere un dito un altro po' fanno scatenare l'eruzione del monte Fuji. Personalmente non reggevo proprio questo lento valzer ballato per di 24 minuti a puntata.

Character Design
Forse questa è la nota più dolente di tutta la serie: ci sono personaggi che non sono proprio riuscito a reggere, tra cui la protagonista e il figo di turno. Sì, parlo proprio di Sawako-chan e Kazehaya-kun, imbambolati e stupidi. Li definisco così non per offendere, ma perché non colgono le ovvietà che un/a bambino/a riuscirebbe a capire dopo tre secondi, esibendo atteggiamenti da 1a elementare.
Sono solo 2 i personaggi che mi hanno risollevato da questa patetica combriccola di "Mindless Characters", ovvero Pin e Ayane. Pin lo ha fatto per la sua naturale "bakaggine": è stupido e presuntuoso, eppure lo mostra con fierezza, si crede figo e forse è uno dei personaggi più belli della serie, se non il più bello.
Ayane è l'unico personaggio che "capisce", non è falso e stereotipato, comprende e agisce di conseguenza, e questo è davvero raro da trovare in qualsiasi anime.

Ambientazione e grafica
L'ambientazione scolastica a dire il vero mi ha sorpreso: è sorprendente vedere cose vere inserite nel modo giusto. Non ci sono i soliti stereotipi, come ad esempio il viaggio alle terme o a Kyoto, e questo, unito alla presenza di Ayane e di Pin salva quest'anime.
Ora giungiamo a quello che più mi ha dato fastidio, oltre a quello che ho già elencato: la grafica. Allora, per quanto possa essere indirizzato a un pubblico femminile, trovo ridicolo e patetico la presenza di "bolle e stelline" a ogni scena. E' un delirio, non si riesce a dare il giusto tono alle scene e ognuna di queste sembra essere qualcosa d'"importante", quando alla fine conta meno dei genitori in un anime.

Conclusione
Quest'anime è prettamente per un pubblico infantile e puerile, ci si distacca dalla realtà per andare in un mondo tutto rose e fiori, anzi bolle e stelline, e anche questo mondo di sussulti per uno sguardo dato per sbaglio è reso in modo troppo sdolcinato. Di quest'anime non mi è rimasto nulla, se non la voglia di rinfrescarmi gli occhi e le orecchie con qualcosa di decente.
Ovviamente questo è un mio giudizio, prettamente negativo, non voglio certamente scoraggiare i lettori dal visionare quest'anime, ma piuttosto voglio farli partecipi di quale orribile esperienza ho avuto io nel vedere questi 25 coltelli infilarsi lentamente nei miei occhi e nelle mie orecchie. Per mia inclinazione non lascio mai un anime a metà, questa volta però ho avuto la violenta tentazione di farlo.