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Ho trovato Oruchuban Ebichu divertentissimo. La protagonista è Ebichu, una cricetina impegnata nelle faccende domestiche e nel lavaggio della biancheria sporca in casa di una giovane venticinquenne. La padroncina di Ebichu ha una relazione con un "buono a nulla" che la fa soffrire per i continui tradimenti, ragion per cui sfoga tutte le sue frustrazioni sul povero animale domestico. Ebichu quindi verrà sbattuta a terra più di una volta, anche per buone ragioni. Quella voce del criceto che all'inizio sembra tanto irritante è della mitica doppiatrice Kotono Mitsuishi, e da qui la storia altrettanto divertente della nascita della serie animata. Durante una sessione di doppiaggio di NGE, la doppiatrice sopra citata (in quel momento voce della signorina Misato) leggeva il manga "Oruchuban Ebichu" di Risa Itō e, non potendo trattenersi dal ridere, decise di condividere il manga con i colleghi. Quel giorno venne decisa la realizzazione di questa serie, un concentrato di comicità esclusiva per adulti. Il tema principale è il sesso, che la cricetina vive da spettatrice: ogni notte la sua padroncina asseconda i desideri del compagno come tutte le donne innamorate. Ma il compagno non è altrettanto generoso, anzi è pronto ad abbandonarla soprattutto quando lei è "indisposta". I personaggi si contano sulle dita di una mano e nessuno di loro viene ricambiato nei sentimenti. Addirittura un ragazzo di nome Maa-kun si innamora del topastro e sfoga la sua zoofilia con la propria compagna, proponendole perfino di farla vestire come un pelushe. Ebichu invece ama molto la sua padroncina, al punto da mentire quando viene maltrattata, calciata e pestata.
Mi sono divertita tantissimo a guardare questa serie, ho stima per gli autori che hanno proposto una roba del genere con dei disegni più vicini a degli scarabocchi e con una protagonista - una femmina di criceto simile ad Hamtaro - assurda per un genere hentai. Ergo do come valutazione un 8 perché il buonsenso mi vieta di mettere un voto superiore, ma se lo scopo del lavoro era di far divertire lo spettatore con un genere un po' insolito come l'hentai, allora tanto di cappello.