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Dopo aver visionato per la quarta volta "Il Castello errante di Howl", ritengo d’essere pronta a recensirlo nel migliore dei modi: Spero che la recensione sia di Vostro gradimento.

<i>Sophie, una giovane ragazza, lavora nella cappelleria di famiglia, mentre la sua bellissima sorella Lettie svolge la mansione di barista, e grazie al suo aspetto esteriore ottiene molto successo.
La sua vita verrà sconvolta dall’incontro con la Strega delle Lande, perchè seppur inconsapevolmente, Sophie fa la conoscenza del terribile mago Howl, e la Strega per gelosia la tramuterà in un’anziana novantenne. Purtroppo Sophie, a causa del maleficio, non può rivelare a nessuno la sua vera età e, a causa di ciò, è costretta ad andar via dalla cappelleria.
Durante il viaggio s’imbatte in un buffo spaventapasseri dalla testa di rapa, esso la porterà dritta dritta dal tanto temuto Castello errante di Howl.
Con grande fatica riuscirà ad entrare all’interno del Castello, e proponendosi come donna delle pulizie, inizierà a vivere assieme ad Howl ed al suo apprendista di nome Michael, il demone Calcifer e i mille ragni presenti nelle stanze pronte a subire le pulizie di Sophie.</i>

Visionai prima il film, e soltanto in seguito ebbi il piacere di leggere il libro. L’autrice, Diana Wynne Jones, ha dichiarato queste parole in un’intervista che reputo opportune citare “ Seppur il mio libro e il film di Mr Miyazaki siano diversi, ciò che li accomuna è l’amore che una persona può dimostrare verso qualcuno o qualcosa. Non importa l’età, e non tratta solamente l’amore tra due giovani, ma è molto di più: è l’unione dei sentimenti che rende magica l’opera”. Questa frase mi fece sorridere poiché ritenni tali parole vere sotto ogni punto di vista, per quanto riguarda sia il libro sia il film.

Hayao Miyazaki fu ispirato dal libro di Diana, e pertanto è ovvio che il film presenti degli elementi a sé stanti che nel libro non compaiono. Preferire il libro o il film è una decisione che può essere presa solamente da ognuno di noi, così come le varie interpretazioni che si possono dare al film, esse per me sono uniche pertanto varieranno sempre da persona a persona.
Nella versione animata ci vengono mostrati paesaggi, ambientazioni strepitose, a partire dalla magnificenza del Castello stesso che, seppur incuta timore, possiede un lato comico: tanti pezzi assemblati assieme, che grazie a quattro “zampe” si spostano da luogo a luogo, senza meta e sempre liberi.

Svariate differenze mi hanno colpita, come ad esempio il carattere di Howl, il quale nel libro risulta essere presuntuoso e arrogante, mentre nel film di Miyazaki appare come un giovane vanitoso ma comunque disponibile, seppur restio nel prendere parte alla guerra in corso. Anche l’amore tra Howl e Sophie sboccia in modi differenti, ma questo lo lascerò scoprire a Voi.
Vi sono svariati messaggi comprensibili allo spettatore solamente se è stato letto il libro, infatti, la prima volta che vidi il film non capii bene alcune scene. Successivamente però, riuscii a cogliere emozioni, pensieri che senza la lettura del libro non ero riuscita ad afferrare. Forse è per tale motivo che certe persone reputano "Il Castello errante di Howl" uno dei peggiori film di Miyazaki; però, purtroppo, queste persone troppo spesso ignorano l’esistenza del libro. Mai giudicare un’opera senza averla vista e, in questo caso, anche letta, nella sua totalità.

Entrambe le versioni sono interessanti, ricche di fantasia e creatività. Hayao Miyazaki secondo me ha tratto il meglio dal romanzo e, aggiungendo alcuni particolari, è riuscito a creare un’opera unica nel suo genere, in fondo, proprio per questo motivo Miyazaki risulta essere apprezzato da molti: per me le sue opere sono uniche e restano nel cuore dello spettatore, qualunque sia l’età.
Ovviamente, ci sarà sempre qualcuno a cui la visione non potrebbe piacere ma, per quanto riguarda me, "Il Castello errante di Howl" è uno splendido film d’animazione, che racconta una storia d’amore ricca di elementi stupendi, che la rendono ancora più bella di come potrebbe sembrare. Grazie a un’attenta lettura dell’opera originale, diverse frasi, ho potuto notare, sono state inserite in vari momenti del film, e l’ho apprezzato molto.

Sono riuscita a cogliere tutto l’amore che Miyazaki ha riposto in questa sua opera, e allo steso modo ho avvertito tutto l’amore con cui Diana ha scritto il suo romanzo. Spesso i voti sono condizionati dalle emozioni, e forse, posso avere sbagliato metodo di giudizio per molte serie e manga, ma su quest’opera non cambierò mai idea: il mio voto è 10.