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Ci sono cartoni animati e... cartoni animati. A volte è difficile dire dove finisce la qualità e comincia la nostalgia, un sentimento che rende i ricordi distorti e niente affatto affidabili, specie per quanto riguarda l'infanzia. Fortunatamente, nel XXI secolo, questo non è più un problema per i programmi TV: li si può mettere sotto test molto facilmente, ci sono le registrazioni, i DVD, ecc.

In rari casi, può perciò accadere che un'opera leggera e divertente, che ti piaceva quando avevi otto anni, continui a piacerti otto anni dopo, e ancora otto anni dopo quelli, e ancora otto anni dopo e così via. La sorpresa è, infatti, trovarsi adulti a sogghignare di fronte alle avventure della figlia non ufficiale del dio Apollo, in una serie di deliranti e gustose storpiature della mitologia greca.

Allora ci si potrà tuffare nel mondo paradossale di Pollon, dove il dio dell'amore è brutto come la fame, la dea della bellezza è una donna di mezz'età tutta cosmetici e sofisticherie, dove il dio del sole fa sempre tardi la mattina e Zeus è un nonnetto sempre a caccia di donnine da insidiare per lo scorno della consorte e sorella Era; dove, infine, l'esilarante Poseidone, dio dei mari, è un goffo gigante che non sa nuotare.

Complici forse un doppiaggio italiano a livelli stratosferici, Pollon è senza dubbio una delle migliori serie TV viste in Italia, un po' come se fosse l'Happy Days degli anime, se mi si passa il paragone. O, almeno, dovrebbe esserlo. Da un punto di vista tecnico, la realizzazione è talmente buona che il tempo non la danneggia particolarmente: animazione più che soddisfacente, musiche simpatiche, storie intriganti. Cosa si può volere di più?

Seguiamo dunque la nostra Pollon lungo il percorso che le permetterà di diventare una vera dea, riempiendo il suo salvadanaio di buone azioni. E torniamo un po' bambini, imparando a vedere le cose con allegria e spensieratezza, quale che sia la nostra età. Si tratta di un privilegio che è concesso poche volte, vale la pena approfittarne.