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'La leggenda delle sette sfere' è il primo lungometraggio cinematografico dedicato alla famosissima serie "Dragon Ball". Il film si prenderebbe la briga di riassumere i primi episodi dell'anime, creando una storia parallela: in un villaggio regna il re Gourmet, che desidera raccogliere le Sfere del Drago per assaporare tutti i cibi della Terra, mentre nel frattempo distrugge il villaggio in cui regna per trovare delle pietre preziose (che sembrano rubini?). Intanto facciamo la conoscenza di Goku, un bambino dalla coda di scimmia che abita sulle montagne, il quale incontra una ragazza di nome Bulma, anch'ella alla ricerca delle Sfere del Drago. Così i due incontrano una bambina che chiede loro di aiutarla a liberare il suo villaggio dal perfido re Gourmet.

Beh, era impossibile riassumere 'Dragon Ball' (ma anche un qualsiasi altro anime) in soli 50 minuti, e la storia infatti ne risente: troppo frettolosa. Infatti tutti i personaggi vengono presentati troppo in fretta, senza lasciarvi neanche il tempo di respirare: per farvi un esempio, subito dopo che Goku incontra Olong (Oscar) ecco che, appena il gruppo si sposta, esce Yamcha (Yamco) assieme a Pual.
Il reparto tecnico non brilla molto: character design è piacevole - questo lo si ammette - ma, ahimè, le animazioni raggiungono la sufficienza e i fondali scarni raggiungono anch'essi appena la sufficienza, cosa che non si può assolutamente tollerare in un prodotto destinato alle sale cinematografiche.

Si salva qualche scena divertente con Yamcha e il Maestro Muten, ma per il resto non è nulla di che.
Per fortuna la Toei farà un riassunto migliore 10 anni dopo questo film: "Dragon Ball: Il cammino dell'Eroe", a mio parere migliore di questo.
'La leggenda delle sette sfere' è consigliato solo ai fan di Dragon Ball, gli altri possono anche lasciar perdere, non vi perdete niente di che.
P.S.: Avendo visto il film con il doppiaggio della Dynamic Italia, posso dirvi che varrebbe la pena di vederlo almeno per sentire Olong doppiato da Fabrizio Mazzotta.