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Esiste un mondo in cui la magia è reale. Chi la pratica forma delle gilde e di solito aiuta, dietro pagamento, le persone a risolvere vari problemi. I gruppi di incantatori e stregoni più organizzati hanno formato delle gilde. La più famosa di esse ha sede nella città di Magnolia: si chiama Fairy Tail. E la storia dell'anime ruota intorno a essa e ai suoi componenti. Vi sono ovviamente dei protagonisti, ma è il gruppo, la sua coesione, il suo essere parte di una grande "famiglia" a dare vita alle storie e agli eventi con cui ha a che fare.
Va detto che i maghi di Fairy Tail sono dei combinaguai di professione e ogni missione termina spesso con danni ingenti, facendo disperare il master delle gilda, il buon Makarov, e rendendoli invisi al Consiglio della Magia.
Ma dicevamo dei protagonisti: quelli principali sono cinque. Il mago del fuoco, Natsu Igneel, che è un dragon slayer, ispirato chiaramente allo stregone di 'Dungeons and Dragons' che impara la sua "arte" da un drago e ne eredita alcuni tratti. Vi sono poi Gray Fullbuster, un mago del ghiaccio, la maga-guerriera Erza, capace di convocare su se stessa armi ed armature atte alla bisogna, e la simpatica e sensibile Lucy Heartfilia, una "maga degli spiriti stellari", capace di richiamare da una dimensione parallela, mediante delle speciali chiavi, degli spiriti che l'aiutino in combattimento (che lei considera amici e che difende con grande cuore).
Vi è poi Happy, una sorta di "gatto alato", amico e compagno inseparabile di Natsu.

Generalmente, il gruppo principale si trova a doversi confrontare con vari nemici che tentano di aggredire o distruggere Fairy Tail, mettendo a repentaglio le loro vite per riuscire a salvare la loro "famiglia". Fin qui, la storia può sembrare banale, un fantasy sminuito di valori epici, ma in realtà, le storie dei personaggi e dei loro antagonisti si mischiano a creare un amalgama in cui il senso di appartenenza alla gilda e l'amicizia, il calore umano e la speranza sono capaci di cambiare il destino di ognuno. Ogni personaggio poi è tratteggiato benissimo, anche quelli secondari, e sono capaci di trasmettere forti emozioni. Non pare mai, cioè, di trovarsi di fronte a "involucri vuoti" messi sulla scena solo per fare da "riempitivi". Quindi, più che la trama in sé, quello che conta è il modo in cui il gruppo la affronta, anche perché molte volte saranno le azioni di personaggi secondari o non facenti parte del gruppo principale a dare la giusta motivazione alle azioni di Natsu e compagni, creando dei legami tra loro, gli altri presenti e gli spettatori che non potranno appassionarsi alle loro vicende.