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Una media di 5,9 per "Dogs" mi pare davvero un'ingiustizia. Leggo recensioni che parlano di un anime svuotato, privo di senso e, soprattutto, privo di uno scopo. Ma quale altro scopo potrebbero avere questi quattro OAV se non quello di presentare l'opera al pubblico? Un'opera di pseudo-nicchia che, in Italia (in Giappone non so sinceramente quale sia la situazione), è passata piuttosto in sordina. Io non l'avevo mai sentita e, se provate a recuperare l'opera, vi accorgerete come non sia una facile impresa pur essendo stata editata nel 2008.
Questo può essere imputabile a due motivi: tutti hanno comprato il manga che si è così esaurito (e ne dubito perché altrimenti l'avrebbero certamente ristampato) oppure nessuno se lo è filato e allora la saggia Panini ha deciso di metterlo da parte.

Attualmente invece ho sentito parlare spesso di "Dogs", ho sentito richiederlo alle fiere e gli ultimi due numeri del manga sono aumentati spropositatamente di prezzo. Quale sarà la ragione? La mia spiegazione, modestamente parlando è ovvio, è che il titolo abbia avuto uno scossone positivo grazie proprio a questi 4 OAV, certamente non grandiosi, ma che hanno saputo catturare la mia attenzione tanto da portami a una spasmodica ricerca di "Dogs" nella sua versione cartacea.
Ecco trovato il fine dell'"anime".
Tra l'altro, gli episodi ricalcano fedelmente il volume prologo del manga, dedicato esclusivamente alla presentazione dei personaggi. Non vedo, quindi, dove sia tutto questo male. Si tratta di una trovata commerciale che può essere sfruttata positivamente da chi non conosceva l'opera e che, magari, può non essere tanto apprezzata dai fans accaniti, ma tutta questa negatività non la vedo.

I disegni secondo me sono ben fatti e, ripeto, fedeli all'originale. Buone le voci dei personaggi, per i quali sono stati scelti doppiatori di tutto rispetto. La grafica pure non è affatto male. Ciò non toglie che sicuramente il manga sia meglio da molti punti di vista anche se il tratto di Miwa, per quanto affascinante, è davvero molto confuso, una confusione che nell'anime non c'è.
Certo, gli autori avrebbero potuto continuare con altre puntate, ma lo scopo degli OAV si è esaurito nel momento stesso in cui questi sono stati mandati in onda sulla rete nazionale e poi subbati nelle varie lingue. Data la mia esperienza, sono invece felice di questa trovata che mi ha permesso di conoscere e di apprezzare un titolo particolare e, nei limiti, innovativo come "Dogs".