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Premessa: prima di guardare "Diebuster" consiglio a tutti di guardare "Gunbuster", perché sennò rischiate di non capire alcuni elementi dell'anime.

Nell'anno 2000 la GAINAX produce l'anime che probabilmente sarà il segno della fine della sua epoca d'oro: "FLCL". Dopo di esso produce le due serie TV di Mahoromatic, e da lì si avvia a un periodo di crisi in cui sfornerà prodotti a malapena sufficienti e di bassa qualità, al contrario degli anni passati. Passano diversi anni e nel 2004 compie 20 anni dalla sua fondazione. Lo studio decide così di "ripescare" uno dei suoi primi successi, "Gunbuster", e crearne così una sorta di sequel: nasce così la serie OAV di 6 episodi "Punta al Top 2! Diebuster!".
Per l'occasione viene riunito lo staff di "FLCL": la regia è affidata a Kazuya Tsurumaki (alias "l'allievo di Hideaki Anno"), la sceneggiatura a Yoji Enokido ("La Rivoluzione di Utena" e alcuni episodi di "Neon Genesis Evangelion"), il character design a Yoshiyuki Sadamoto ("Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra" e "Neon Genesis Evangelion"), la supervisione del tutto a Hideaki Anno, regista del colossale "Neon Genesis Evangelion" e, appunto, di "Punta al Top! Gunbuster" (motivo per cui probabilmente gli è stata affidata la supervisione del progetto) e le musiche sono di Kohei Tanaka, lo stesso compositore della colonna sonora di "Gunbuster".

Dopo aver speso tante parole sullo staff dell'anime e su un po' di storia dello studio GAINAX, passiamo ad analizzare - finalmente! - l'anime.
Sicuramente i primi due episodi non si fanno notare per memorabilità e possono anche sembrare un po' banali: il primo non è altro che un'introduzione alle due protagoniste, Nono e Lal'c, e alla storia, mentre il secondo non so se definirlo una leggera introduzione ai personaggi secondari o un'accozzaglia di fanservice e basta - ci sono fin troppe riprese delle mutandine di Nono, che a me sono sembrate nauseanti. Ma, come avranno già detto molti, la vera storia comincia dal terzo episodio: già qualcosa comincia a muoversi nella storia e vi assicuro che non potrete più fare a meno di guardare l'OAV successivo per sapere a tutti i costi cosa succederà in esso - guarda caso io, l'anime, l'ho finito in un giorno. Quindi negli episodi successivi vi ritroverete ad abbandonare i toni leggeri e quasi da commedia demenziale dei primi episodi (un po' come accade in "Gunbuster") trovandovi di fronte a un anime dai toni un po' più seri che si incentra soprattutto su Nono e sul suo sogno di diventare a tutti i costi un Topless, citando in continuazione l'antecedente "Gunbuster" per via del rapporto tra Nono e Lal'c molto simile a quello tra Noriko e Kazumi (le protagoniste) e la misteriosa Nonoriri, che Nono cita in continuazione e la cui natura verrà svelata solo alla conclusione.

Molti si sono lamentati che l'anime è molto esagerato: questo è normale se durante la visione si pensa che il tutto sia ambientato nel solito futuro prossimo, cosa che non è! L'anime è ambientato in un'epoca lontanissima dalla nostra, in cui l'uomo ha conquistato l'intera Via Lattea e solo alla fine verrà chiarita finalmente l'epoca in cui è ambientato, quindi state attenti a questi dettagli, perché sennò, quando guarderete alcune scene direte "Wtf?" se non avete bene in mente l'epoca esatta, ragion per cui probabilmente quelli della GAINAX si sono presi tanta libertà su alcune scene in cui si esagera la potenza delle macchine create dall'uomo, a indicare l'incredibile sviluppo scientifico e tecnologico che probabilmente è cresciuto in quei lunghi anni.
Quello che Tsurumaki & Co. hanno tentato di fare in questo lavoro, inoltre, è quello di mischiare lo stile "GAINAX classico", con fantascienza e introspezioni psicologiche dei personaggi, e "GAINAX moderno", con fanservice, azione frenetica e commedia demenziale: si trattava di una mossa azzardata, ma Kazuya Tsurumaki è riuscito a fare il mix alla grande. Quindi vedremo sia introspezioni psicologiche alla "Neon Genesis Evangelion" sia gag demenziali alla "Abenobashi".
Inoltre, come "Gunbuster" per "Evangelion", anche "Diebuster" è stato il prototipo di un altro futuro prodotto di successo della GAINAX: "Gurren Lagann". Infatti questi condivide con "Diebuster" l'azione frenetica, lo stile delle gag demenziali e il fatto che i protagonisti delle due opere inseguano il loro sogno con tutte le loro forze.

Finita l'analisi della narrazione, passiamo ora a quello che è il punto forte dell'anime: il reparto tecnico. Fin da subito si notano animazioni di altissima qualità, capaci di tener testa a quelle di un film d'animazione (ovviamente di livello più alto), con colori molto vivaci e un buon uso di CGI che non guasta mai la vista. Sopra ho citato giusto parte dello staff che ha contribuito all'anime e fra gli altri, in ambito tecnico, spicca come character designer Yoshiyuki Sadamoto, artista che si è fatto le ossa principalmente in casa GAINAX partecipando a titoli come "Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra", "Le Ali di Honneamise" e, fra tutti, "Neon Genesis Evangelion"; il character ci delizia ancora una volta con un character design semplice ma molto efficace, facendo innamorare lo spettatore dei personaggi anche grazie a esso. Sulla colonna sonora quasi nulla da dire, si tratta solo di una versione remixata della vecchia colonna sonora di "Gunbuster", composta dallo stesso Kohei Tanaka.

Quindi, nel complesso: "Diebuster" non è un capolavoro, però è un prodotto sopra la media che fa il suo dovere, inoltre vanta un reparto tecnico eccellente affiancato a un buon character design e a una sceneggiatura parecchio solida. Il mio voto è 8, però è da prendere come un 7,5, poiché i primi due episodi non sono certo una visione di alta qualità in confronto ai restanti episodi.