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Avete presente essere innamorati di una persona? Essere così invaghiti di una certa ragazza o ragazzo che, ogni qualvolta le vostre labbra enunciano le fatidiche lettere che compongono il suo nome, sentite il vostro corpo fremere invaso da una piacevole e allo stesso tempo strana sensazione?
Ecco, è esattamente come mi sento io al solo pronunciare "Kimagure Orange Road".

E' il mio primo amore, come Madoka per Kyosuke, e potranno passare gli anni, potranno essere inventate trame incredibili e portate le tecniche di disegno a livelli impossibili, fino a fare sembrare "Orange Road" un vecchio ricordo della preistoria, ma quest'anime non smetterà mai di farmi sognare, non smetterà mai di farmi commuovere, e continuerà a farlo per sempre, affascinando, come la mia e la vecchia generazione, quelle a venire.
Come una canzone dei Beatles che non morirà mai, Izumi Matsumoto è riuscito a cogliere veramente gli stati d'animo, i problemi e i pensieri di un'adolescente e a trasmetterli in modo divertente e profondo, creando personaggi e situazioni che oramai sono entrati a fare parte della cultura generale. Non c'è sbavatura, non c'è imperfezione; una storia che semplicemente scorre pura e limpida dall'inizio alla fine, lasciando un segno indelebile nel cuore.

E' impossibile non affezionarsi ai protagonisti di quest'animae: la dolce e infantile Hikaru, sorridente e solare, con quegli occhioni blu ingenui; le sue smorfie, la sua voce mentre salta in braccio al suo "Tesoruccio"; quei guastafeste pervertiti di Komatsu e Hatta, sempre pronti a correre per accaparrarsi il fantomatico panino alla cotoletta di maiale o a escogitare stratagemmi impossibili per fotografare mutandine; il povero Yusaku, eterno innamorato non corrisposto di Hikaru che finisce sempre per farla arrabbiare ritrovandosi con qualche bernoccolo in testa; tutta la famiglia Kasuga fino ai simpaticissimi nonni che usano i loro poteri come niente fosse o al piccolo ma furbissimo Kazuya, che legge nel pensiero e mette sempre in crisi il protagonista.
E poi, beh, si arriva a loro due: Kyosuke e Madoka.
Chi non ha mai sognato di potersi teletrasportare come Kyosuke, di usare quei poteri per volare o tornare indietro nel tempo rimediando a un errore commesso; o ancora per impressionare e incantare la persona amata senza però rivelare il segreto? E chi non è stato catturato dal fascino di Ayukawa? Dai suoi splendenti occhi verdi, dalle sue forme, dalla sua femminilità; dal suo essere così capricciosa.

A mio parere lei è il personaggio femminile meglio riuscito di tutta la storia degli anime e dei manga, capace di innescare nello spettatore una dolcezza e un'attrazione veramente forte sia nei momenti spensierati sia nei momenti dov'è così tristemente assorta nei suoi pensieri.
Gli intrecci, le situazioni comiche o sconvolgenti che si vengono a creare fra questi personaggi non solo sono sempre originali e resi in modo eccezionale, ma aumentano di intensità episodio dopo episodio regalandoci emozioni sincere, vere, che vengono arricchite da una colonna sonora magica, che ha dell'incredibile, in grado di cullare lo stato d'animo di chi sta guardando direttamente dentro l'anime. Pezzi strumentali come il "C-7" (versione strumentale della seconda sigla) o come il famoso "L'amore nei tuoi occhi" hanno una composizione semplicemente sublime e denotano come ci sia stato un grande lavoro in ogni aspetto dell'opera, non solo nei disegni o nella trama. Un lavoro che raramente si trova in un anime, di una qualità unica, che fa la differenza; un lavoro che rimane a distanza di anni e anni e che finisce per diventare punto di riferimento indiscutibile.

"Kimagure Orange Road" è l'adolescente sognatore che vive, e vivrà sempre dentro ognuno di noi, a qualsiasi età; è quel desiderio puro e sconsiderato di amore che abbiamo imparato a provare in quel periodo e che segretamente lasciamo che ci catturi ancora e ancora. E' il manifesto innocente di qualcosa che sta piano piano scomparendo a causa della società in cui viviamo, e che sempre in meno riescono a comprendere.