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4.0/10
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Si può dare un voto a un anime in base al finale? Sì, se il finale rovina l'anime in questione. Ed è proprio questo il caso di "Another", che punta tutto sul mistero ma non tiene bene nella spiegazione di esso. Ritengo che ogni anime che si basi su un elemento ignoto debba essere convincente nella graduale rivelazione di esso, ma anche e soprattutto nella spiegazione finale, che deve essere logica, ed è qui che cade "Another".

Un ignoto fenomeno miete vittime su vittime tra gli studenti di una sezione della III media e dei loro parenti, senza che lo spettatore inizialmente ne capisca l'origine, poiché viene tenuto all'oscuro di tutto, come il nuovo arrivato Sakibahara-kun. Nel frattempo gli studenti cercano disperatamente delle "contromisure" per salvarsi e fermarlo, ma tutto è vano.

La prima parte di suspense riesce bene, le informazioni vengono centellinate e il quadro ricostruito poco a poco, coinvolgendo lo spettatore nelle scoperte di Sakibahara. Le scoperte in ogni puntata vengono tinte di rosso da una nuova tragica morte, vi è pane per i denti degli amanti del gore, non si lesina sangue: vi è una una sequela impressionante di morti, che variano dal crudo all'assurdo, un po' come accade nel filone di film di "Final Destination", la maledizione-fenomeno insegue le sue vittime e non la si può fuggire.
Tuttavia la ben congegnata impalcatura comincia a scricchiolare nelle ultime puntate, e, a mio avviso, crolla totalmente al momento dello show down. La spiegazione che viene data non regge assolutamente, oltre agli studenti e ai loro parenti ne esce macellata anche la logica. Soprattutto risulta incoerente il comporteranno di Misaki, la ragazza bendata, che, alla luce delle rivelazioni dell'ultimo minuto, non si capisce perché non sia attivata prima.

In un primo momento mi è venuto da pensare che con suo modo d'agire voleva proteggere Sakibahara-kun, di cui probabilmente si è invaghita; ma poi sono giunta alla concussione che nell'osservare il tutto abbia provato un certo piacere sadico, o ancor peggio abbia guardato scorrere via molte delle vite davanti a lei nella più totale indifferenza, verso le paure e i destini altrui. Comunque la si voglia vedere, la soluzione finale è da bocciare, poiché pregiudica il senso dell'intero anime, che a quel punto sarebbe potuto finire dopo una o due puntate o meglio non avrebbe proprio senso di esistere. "Another" è il classico caso di grandi aspettative che si tramutano in delusione.
Ah, questo lo devo dire: basta con queste ragazzine con le bende! Basta e avanza la tipa di "EF: Tales of".