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Lupin III è il ladro più famoso degli anime e riscuote notevole successo in Giappone.
Il primo Lupin è quello che ha l'atteggiamento più serioso rispetto a quello che è uscito più tardi. Le puntate sono tutte rigorosamente autoconclusive, come del resto anche nelle serie più recenti, però puntano parecchio sulla qualità della trama, cosa difficilissima da ottenere in poco più di 20 minuti. Infatti incastrare gli eventi in così poco tempo è veramente magico e i colpi di scena non mancano.
Durante la serie farà la sua comparsa la donna di Lupin, Fujiko, che molte volte si rivelerà più astuta di lui. Nelle sue imprese, oltre a Margot, l'aiuteranno Jigen il veloce pistolero e Gaemon il samurai silenzioso con la sua katana taglia-tutto. Quasi sempre a sbarrare la strada al protagonista ci sarà l'ispettore Zenigata, che però non riuscirà mai ad arrestarlo - o meglio, ci riuscirà, ma solo per poco nelle puntate iniziali della serie.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico l'anime riesce ancora a darmi forti emozioni. Quando l'ho visto da piccolo mi ha sempre impressionato l'espulsione del bossolo della pistola di Lupin al rallentatore, nel trailer. Adesso vedere una cosa del genere paragonata alle serie recenti farebbe ridere - ricordiamoci che "Lupin III" è uscito quarantuno anni fa. Però io quando l'ho visto all'epoca sono rimasto letteralmente a bocca aperta e ho notato anche che il chara design migliora nelle puntate finali.
Nulla da dire al doppiaggio fenomenale di Del Giudice (purtroppo scomparso): è riuscito a entrare nel personaggio in maniera perfetta, i sorrisi di Lupin sono il suo marchio di fabbrica.
L'opening in inglese è veramente da oscar, da 10 e lode; pure le musiche di sottofondo si adattano bene all'atmosfera, discorso ben diverso per quella in giapponese, di qualità veramente bassa.
Mi sarebbe piaciuta qualche puntata in più, ma all'epoca spopolavano i ben più popolari robottoni (Mazinga, Goldrake, ecc.) e quindi l'anime è uscito di scena prematuramente. Successivamente però ha avuto (per fortuna) la sua consacrazione nelle serie successive, rigorosamente in giacca rossa.