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7.0/10
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Ho appena finito di vedere quest'anime dopo tanti ripensamenti, incuriosita dalle recensioni contrastanti: devo dire che non mi è sembrato un capolavoro; il character design è piuttosto anonimo così come la colonna sonora, che non spicca, a parte qualche brano più "sentito", le sigle anche. La storia è vista e rivista, come tutti sanno, e parte abbastanza leggera, ma a partire da metà serie l'atmosfera cambia con un graduale incupirsi della situazione fino ad arrivare al finale giudicato da molti esageratamente violento: dei cenni che sarebbe stato così c'erano già negli episodi precedenti, e poi io ero preparata a quello che mi aspettava, eppure un po' mi ha lasciato l'amaro in bocca, perché non credo che certi personaggi sarebbero arrivati a tanto, viste le premesse iniziali, e non credo neanche che fossero cattivi, in fondo. Ma se la storia degenera man mano rispetto all'inizio è proprio perché ognuno dei personaggi si interessa solo ed esclusivamente al proprio piacere personale per tutto l'arco della vicenda, senza badare ai sentimenti degli altri, nemmeno delle persone più care.
Ciò riflette la pura realtà di tutti i giorni, anche se in un quadro veramente desolante degli adolescenti di oggi, perennemente nascosti dietro un telefonino perché incapaci di rapportarsi con gli altri, anche se non tutti arrivano a certi estremi - di certo le situazioni che si vedono nell'anime sono diffusissime al giorno d'oggi, basta accendere la televisione per vedere quanto i delitti passionali siano diventati all'ordine del giorno.

La serie per me è stata scorrevole, l'ho vista in poche ore tutta d'un fiato, e i personaggi sono il suo punto di forza, soprattutto i tre principali. Makoto da protagonista imbranato e da bravo ragazzo, che ha occhi solo per una ragazza, diventa un inetto senza cuore, si rivela un immaturo, uno stallone capace di usare le ragazze solo come oggetti e anzi si fa usare a sua volta come una marionetta da loro, scrollandosi di dosso ogni responsabilità e dimostrando di non avere carattere. Sekai sembra agire in modo disinteressato e sembra la più spontanea di tutti, si rivela un'opportunista che mira solo ai propri scopi mentendo pesantemente pur di tenersi stretto Makoto, che la tradisce ripetutamente. Kotonoha invece sembra la solita maggiorata timida e incapace di avere a che fare con l'altro sesso, per poi rivelarsi più calcolatrice e fredda di quanto sembri, anche se riconosco che se ha perso la lucidità mentale è stato soprattutto per il modo in cui Makoto ha tradito ripetutamente la sua fiducia, fatto che lei si ostina a negare tornando (anche se per poco) nelle sue braccia negli ultimi episodi.
Nonostante l'anime sia tratto da un gioco erotico, le varie psicologie sono così intricate e ben rappresentate mentre evolvono di volta in volta, nonché realistiche e lucide nella loro follia; a distanza di poche ore dall'ultimo episodio ancora ci rifletto sopra: di certo "School Days" è un anime originale, un finto shoujo con un finale amaro e con personaggi caratterizzati alla perfezione: consigliato a chi cerca un anime diverso dai soliti.