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Il piccolo otaku giocava a postare meme insieme ai suoi amici di /a/, un bel giorno un utente di /co/ postò nella board, a scopo provocatorio, la curiosa immagine di una nuova serie in uscita: "My little pony". Il piccolo otaku e i suoi amici ridevano e scherzavano allegramente "ah ah, cartoni merda, W gli anime!"; "così le fanciulle si abituano a cavalcare"; "almeno sono più kawaii dei precedenti". Qualche mese dopo il fenomeno si invertì, quasi per gioco, e gli amici del piccolo otaku si trasformarono quasi tutti in amanti dei pony (bronies): "Devi vederlo! Anche io pensavo fosse una porcata, ma poi ne sono diventato dipendente". "Ti innamorerai anche tu dei pony!"; "haters gonna hate, ah ah!". Il piccolo otaku iniziò a sentirsi escluso dal gruppo, e così, per poter discutere ancora di qualcosa con i suoi amici, decise di dargli una possibilità. Nel caso peggiore avrebbero potuto discutere di quanto facesse schifo.

Il piccolo otaku non aveva mai visto alcun cartone occidentale; per lui i fumetti, film della disney e tutta l'animazione americana dal target infantile, era esclusivamente per bambini. Immaginate quindi che sorpresa fu per il piccolo otaku scoprire che "My little pony" aveva delle tematiche e dei personaggi mediamente caratterizzati, con i loro pregi e i loro difetti. E che addirittura potesse rispecchiarsi in uno dei pony mostrati nella serie!
E così anche il piccolo otaku divenne un brony.
La verità era che la conoscenza del piccolo otaku in fatto di animazione americana si fermava proprio ai pony, e forse forse ad "Avatar: the last airbender". La diffusione dei pony deriva proprio dall'effetto sorpresa, un po' come quando sta per uscire un anime o un videogioco apparentemente scadente, e quando l'utenza inizia a prenderlo in considerazione scoppia la nuova moda di nicchia e si urla al capolavoro. Non tanto perché la serie o il gioco siano effettivamente di qualità, ma perché si rimane sorpresi dall'improvvisa inversione del proprio parere verso un prodotto. Detto in parole povere: il pregiudizio.

Alla fine, "My little pony" non ha nulla in più rispetto a tanti altri cartoni americani, giusto la seconda serie contiene qualche scena fanservice per gli internauti, tanto per fare un po' più di cassa. Prendiamo in esame il primo episodio, quello che in sostanza dovrebbe stupirti maggiormente secondo i bronies. In quest'episodio possiamo individuare principalmente due aspetti: la presentazione dei personaggi, la tematica del creare rapporti con persone molto diverse da te, rompendo il proprio guscio.
Partiamo dalla prima: i personaggi sono semplici stereotipi tipici delle serie occidentali, evidente la corrispondenza delle Super Chicche con ben tre pony. I rimanenti si possono pescare un po' a caso da altre serie, per esempio Applejack e Clay di Xiaolin Showdown.
Passiamo alla seconda, la tematica dell'episodio. Ok,ok, sul serio non l'avete mai sentita? Parlavo giusto di Xiaolin Showdown, e tutto sommato è la stessa cosa che viene trattata nel suo primo episodio... Anzi, molte gag sono proprio uguali.
Seguendo questa logica dovrei vedere fiumi di link, memes, e fan malati delle Super Chicche, di Xiaolin, e magari anche di Foster, di Winnie the Pooh, e persino delle Winx!
Tra l'altro riguardo le Super Chicche è stato dichiarato più volte che è possibile individuare numerose tematiche da adulti.
Se state ancora leggendo vi dirò che il voto è puramente provocatorio (come spero sia sempre quando si da 1), MLP non è una brutta serie, ma una serie di medio valore diventata moda.
PS: No, non me ne fotte una sega se cicciovalve e altri vip sono bronies.