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Quanto è difficile per un bambino interagire con una persona a cui vuole bene, senza toccarla, senza potere essere accarezzato o essere abbracciato? Il contatto nel bambino rappresenta la scoperta e la conferma che ciò che tocca è veramente lì, la distinzione tra reale e immaginario.
Hotaru, una bimba avventuratasi nei boschi, intorno alla casa dei nonni, s'imbatte in Gin, un affascinate giovane con una maschera sul volto. Si tratta di uno spirito, che a causa di una maledizione non può essere toccato da nessun umano, altrimenti sparirebbe per sempre. La bambina rimane affascinata dalla creatura sovrannaturale delle sembianze umane, ed essa dal canto suo si sente sola nei boschi, popolati da strane e benevole presenze di cui però nessuna gli somiglia. Così Gin finisce per affezionarsi alla vivace ragazzina, diventandone compagno di giochi.

Di estate in estate, di anno in anno, la protagonista torna a trovare i nonni, ovviamente per lei il tempo scorre, con la sua crescita il loro rapporto si rafforza, evolve: quanto è doloroso non potere toccare la persona amata? Penso sia crudele solo immaginarlo, gli uomini sono animali sociali e comunicano una serie di emozioni attraverso il contatto, un abbraccio, una carezza, un bacio; con il passare del tempo la loro mancanza cambia significato e mantenere la distanza diventa sempre più arduo, poiché necessitiamo del contatto per avere conferma dei sentimenti, il contatto rassicura. Tuttavia la distanza resta fondamentale per non farlo sparire nel nulla.

Il breve film-special racconta con dolcezza questo piccolo-grande dolore e tesse la trama di una bella storia d'amore forzatamente platonica, con toni tenui e colori pastello, nelle giornate d'estate illuminate dalla luce filtrata tra le fronde degli alberi e nelle notti d'estate illuminate dalle lucciole.
Se già il manga era un potente veicolo di trasmissione della storia, la trama a colori e animata acquista quel non so che di magico in più, facendo diventare il film un breve gioiellino da non perdere; a volte bastano solo 40 minuti per regalare emozioni uniche allo spettatore.