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8.0/10
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Com'è dura la vita nell'Unione Sovietica, soprattutto se sei un coniglio e sei un ex capo mafioso amante delle scarpe. O un onesto lavoratore che ha saltato un solo giorno di lavoro.
"Usavich" (il nome viene da 'usagi', ovvero coniglio, e 'vich', che viene dato solo per conferire un'identità russa al nome) narra le avventure di Kirenenko e Putin, insieme per disgrazia più che per autentica amicizia. Entrambi sono in carcere, il primo condannato a morte e il secondo solo a tre anni di prigione. A loro si uniranno, successivamente, il pulcino transessuale Komanech, la rana ritmica Leningrad e, dalla terza stagione, il robot Mekanenko. Tutti questi personaggi vivranno varie avventure: nella prima serie si troveranno in carcere; nella seconda cercheranno la città dove Kirenenko tenterà di prendere un paio di scarpe costosissime nella terza stagione. La quarta avrà come protagonista assoluto Mekanenko e i tentativi di Putin di trasformarlo in qualcosa di utile.

"Usavich" è una serie totalmente folle, il cui perno principale sono i comportamenti dei personaggi. Kirenenko è interessato solo alle scarpe e guai a chi osa interromperlo nella lettura della sua rivista; a Putin interessa il cibo e ha la tendenza naturale di farsi fregare da Kirenenko. Il pulcino e la rana sono delle semplici spalle comiche: soprattutto la seconda è usata come strumento negli episodi musicali.
Non ci sono dialoghi, a parte alcuni in russo nella terza serie.
Ciò che rende divertente la serie è la ripetizione delle stesse gag: Kirenenko si arrabbia, Putin si mette nei casini. Cambia solo l'ambientazione, diversa per ogni serie. Può anche annoiare, ovviamente, ma solo se ci si aspetta una serie completamente diversa.
"Usavich" è la dimostrazione che anche l'animazione giapponese è sperimentale e folle, ma con stile.