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Che cos'è la fantasia? Secondo il dizionario è la "capacità della mente di inventare situazioni e figure che non si danno nella realtà o di elaborare quelle reali". La grande fantasia è sempre stata considerata una buona cosa, poiché può aiutare le persone in vari modi. Ma cosa succede quando la troppa fantasia colpisce la realtà?

Yuuta è un ragazzo che sta per diventare un liceale. Nuovi amici, nuove materie, nuove professori. Ma dove sono i suoi vecchi compagni? Yuuta ha scelto apposta una scuola lontana dai suoi ex compagni. Il nostro protagonista è appena uscito dal tunnel della "Chuunibyou", la sindrome della seconda media. Questa sorta di "malattia" colpisce gli adolescenti più o meno in seconda media. Gli studenti colpiti acquistano facoltà speciali, poteri soprannaturali e iniziano a combattere contro misteriosi nemici che vivono attorno a noi. Uscito dal tunnel, Yuuta si rende conto di quello che ha fatto alle medie e provando una grandissima vergogna decide di allontanarsi dai suoi compagni e di far perdere le tracce del "Dark Flame Master". Ma ecco che spunta Takanashi Rikka, alias l' "Occhio Demoniaco", una ragazza con una benda sull'occhio in piena Chuunibyou, che inizierà a mettere in imbarazzo il povero Yuuta.

L'anime sembra in tutto e per tutto un'opera basata su gag continue: l'imbarazzante Rikka che sfoggia i suoi poteri davanti a un Dark Flame Master che non vuole avere più niente a che fare con la sindrome. Altri personaggi raggiungeranno i protagonisti, portando ancora più scompiglio nella vita liceale di Yuuta. Ben presto però le cose cambieranno: sebbene le gag saranno sempre presenti, Yuuta inizierà a scoprire il passato di Rikka e la nascita dell'Occhio Demoniaco. La fantasia sfrenata di Rikka diventa così uno strumento per cambiare la realtà e vivere una vita spensierata, una cura alla tristezza.
Da anime comico quale era, gli episodi finali mostrano un'opera dai tratti più drammatici e maturi. Le risposte sul passato di Rikka verranno svelate definitivamente. E scopriremo che, in fondo, la Chuunibyou fa parte della vita di ognuno di noi, ma resta comunque una malattia imbarazzante.

I disegni sono veramente ben fatti, i colori sono una gioia per gli occhi e le battaglie immaginarie che popolano la storia mozzano il fiato.
L'opening, "Sparkling Daydream", è una canzone allegra molto carina. Al contrario l'ending, "Inside Identity", è una canzone dai toni (e dalle animazioni) più cupi, ma veramente molto bella.
Nel complesso quest'anime è stata una vera rivelazione - avevo inizialmente pensato a un anime solo gag. Grande errore! Allora perché non assegnargli il 10? Beh, la serie sarebbe stata meglio più lunga (un 24 episodi non sarebbero stati male), così da spaziare anche sui personaggi secondari, sul loro passato e sulle loro relazioni. I tempi potevano essere costruiti meglio. Voto finale: 9 e mezzo.