Recensione
Sword Art Online
7.0/10
Recensione di wariolander
-
Valutare "Sword Art Online" non è facile, poiché i lati positivi e negativi che caratterizzano quest'anime sono egualmente incisivi e importanti.
Aspetti positivi.
- Animazione e grafica sono semplicemente spettacolari. Non solo per quanto riguarda le scene di battaglia (notevolissime), ma soprattutto per i paesaggi onirici di Aincrad. In taluni casi sembra di guardare dei dipinti a olio della tradizione fiamminga, oppure dei quadri di Monet, con la stessa luminosità viva e vitale.
- Trama: il primo arco è veramente interessante. L'idea del gioco mortale di per sé non è nuova, ma viene sviluppata in maniera realistica e convincente. L'empatia con Kirito è forte e i diversi momenti che si presentano (drammatici, comici, anche investigativi!) sono ben implementati e coinvolgenti. Anche il comparto sentimentale è ben gestito, emozionante e lento al punto giusto, anche se a volte forzatamente "zuccheroso".
- Le musiche sono azzeccate e valorizzate da una regia attenta, non cinematografica, ma comunque all'altezza. Intro ed ending sono molto belle!
- Il finale, pur lasciando aperti futuri sviluppi, conclude l'intera vicenda non lasciando niente di sospeso. Per chi come me l'ha seguito fino ad agosto, l'emozione è scattata.
Punti negativi.
- Il secondo arco narrativo.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
L'introduzione del sentimento della sorella è abbastanza inopportuno, se non fuori contesto. Non aggiunge né toglie niente alla trama, risultando più che altro un riempitivo per molte puntate. In aggiunta a ciò il passaggio ad ALfheim (il secondo mondo virtuale dove è rinchiusa la mente di Asuna) non è convincente fino in fondo: rispetto al primo arco c'è una forte perdita di credibilità della sceneggiatura e un senso di ripetizione. Dividere questa serie in due stagioni divise avrebbe sicuramente giovato.
Fine parte contenente spoiler
- Il protagonista, Kirito: per quanto la sua caratterizzazione rientri nella media delle produzioni contemporanee, non mi ha convinto. Rimane uguale dall'inizio alla fine, zero evoluzione, reazioni stereotipate e atteggiamento da "io contro il mondo". Anche il character design non è riuscito, troppo infantile e semplificato.
- Una generale tendenza a 'fillerare', ovvero aggiungere riempitivi abbastanza inutili. Alcuni archi secondari (vedi quello "investigativo"), per quanto piacevoli, appesantiscono e rallentano il tutto. Nell'ottica di due stagioni da dodici episodi avrebbe avuto un senso, così no.
In sostanza, lo consiglio? La risposta è sì! Nonostante i cali nella trama rimane un prodotto valido, avvincente e splendidamente realizzato. Non sarà un caposaldo del genere, ma fa il suo lavoro in maniera egregia. Non aspettatevi l'anime della vostra vita però!
Aspetti positivi.
- Animazione e grafica sono semplicemente spettacolari. Non solo per quanto riguarda le scene di battaglia (notevolissime), ma soprattutto per i paesaggi onirici di Aincrad. In taluni casi sembra di guardare dei dipinti a olio della tradizione fiamminga, oppure dei quadri di Monet, con la stessa luminosità viva e vitale.
- Trama: il primo arco è veramente interessante. L'idea del gioco mortale di per sé non è nuova, ma viene sviluppata in maniera realistica e convincente. L'empatia con Kirito è forte e i diversi momenti che si presentano (drammatici, comici, anche investigativi!) sono ben implementati e coinvolgenti. Anche il comparto sentimentale è ben gestito, emozionante e lento al punto giusto, anche se a volte forzatamente "zuccheroso".
- Le musiche sono azzeccate e valorizzate da una regia attenta, non cinematografica, ma comunque all'altezza. Intro ed ending sono molto belle!
- Il finale, pur lasciando aperti futuri sviluppi, conclude l'intera vicenda non lasciando niente di sospeso. Per chi come me l'ha seguito fino ad agosto, l'emozione è scattata.
Punti negativi.
- Il secondo arco narrativo.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
L'introduzione del sentimento della sorella è abbastanza inopportuno, se non fuori contesto. Non aggiunge né toglie niente alla trama, risultando più che altro un riempitivo per molte puntate. In aggiunta a ciò il passaggio ad ALfheim (il secondo mondo virtuale dove è rinchiusa la mente di Asuna) non è convincente fino in fondo: rispetto al primo arco c'è una forte perdita di credibilità della sceneggiatura e un senso di ripetizione. Dividere questa serie in due stagioni divise avrebbe sicuramente giovato.
Fine parte contenente spoiler
- Il protagonista, Kirito: per quanto la sua caratterizzazione rientri nella media delle produzioni contemporanee, non mi ha convinto. Rimane uguale dall'inizio alla fine, zero evoluzione, reazioni stereotipate e atteggiamento da "io contro il mondo". Anche il character design non è riuscito, troppo infantile e semplificato.
- Una generale tendenza a 'fillerare', ovvero aggiungere riempitivi abbastanza inutili. Alcuni archi secondari (vedi quello "investigativo"), per quanto piacevoli, appesantiscono e rallentano il tutto. Nell'ottica di due stagioni da dodici episodi avrebbe avuto un senso, così no.
In sostanza, lo consiglio? La risposta è sì! Nonostante i cali nella trama rimane un prodotto valido, avvincente e splendidamente realizzato. Non sarà un caposaldo del genere, ma fa il suo lavoro in maniera egregia. Non aspettatevi l'anime della vostra vita però!