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9.0/10
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Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

"Usagi Drop" è un anime di undici episodi tratto dalla prima parte del manga di Yumi Unita. Prodotto dalla Production I.G, è stato messo in onda nella stagione estiva 2011.

Daikichi ha trent’anni, è single e lavora presso un'azienda tessile. Un giorno d'estate viene a mancare suo nonno materno, Souichi; al funerale si scopre che il vecchio ha avuto una relazione con una presunta amante (sparita dalla circolazione) e dal loro amore sia nata Rin, una graziosa bimba di sei anni. Imbarazzati, i parenti del defunto non vogliono avere a che fare con questa bambina; dopo una lunga discussione senza esiti positivi nei confronti di Rin, Daikichi decide di portarla a vivere con lui. E da qui inizia la nuova vita del protagonista: tutto è cambiato e Rin, in qualche modo, riuscirà a creare un nuovo "Daikichi".

Questo è un anime molto toccante da cui prendere spunti di riflessione. Spesso i giovani (come me) pensano che crescere un figlio sia una cosa da niente, specie se si è in due: ebbene, non è vero. Quest'anime mi ha dato molti spunti di riflessione: da soli, in due, in tre, in mille, crescere un figlio è sempre un'impresa ardua. Mille preoccupazioni, anche le più sciocche, prendono i genitori, e anche Daikichi ne ha parecchie con Rin, visto che non ha mai convissuto con nessuno e non ha nemmeno la ragazza. Diventare una figura che richiami quella paterna per lui è una fatica immensa, ma alla fine ci riesce avendo un bellissimo rapporto con Rin. Essendo il suo tutore, si informa sempre di più sulla presunta amante del nonno e arriva persino ad incontrarla; Masako Yoshii, una giovane mangaka in erba, spiega al protagonista tutte le motivazioni che l'hanno portata ad abbandonare Rin, ma sempre volendole bene.

Il lato tecnico è ottimo: i disegni all'inizio possono sembrare semplici e di poco conto, ma poi ci si abitua e la loro semplicità si adatta perfettamente alla storia; i colori sono perfettamente adattati alle situazioni, niente "colori evidenziatore o flash che ti accecano" e niente "talmente scuro che non si vede nulla"; il sottofondo musicale è particolare e delicato, adatto per un anime commedia e slice-of-life; le sigle sono simpatiche, infantili e adatte a un'opera del genere. I personaggi cambiano caratterialmente nel corso degli episodi e Daikichi troverà anche un nuovo amore, grazie alla piccola Rin; il tutto tra risate e momenti di riflessione.

Il voto finale è un nove meritatissimo. Forse il finale aperto lascia un po' l'amaro in bocca (avrei voluto che Rin avesse incontrato Masako), ma, d'altronde, gli anime slice-of-life non possono avere una conclusione vera e propria. Adatto a chi vuole passare qualche pomeriggio con il sorriso sulle labbra e a chi cerca un anime da cui trarre spunti di riflessione.