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Talvolta gli uomini mentono, immaginano mondi diversi da quello in cui vivono, fantasticano sul futuro o inventano una storia d'amore che esiste solo nelle loro menti. Sono cose che facciamo dal momento della nostra nascita fino alla morte, per tutta la vita. È una cosa triste. È una cosa imbarazzante. È una cosa a cui teniamo. È una sindrome nota come "coscienza di sé stessi". È una parte della vita che tutti noi dobbiamo affrontare.

Tratto dalla light novel di Torako, "Chuunibyou demo koi ga shitai!" è un anime di 12 episodi della Kyoto Animation, mandato in onda nella stagione autunnale del 2012.
Un piccolo capolavoro, quest'anime possiede tutto ciò che dovrebbe avere per essere considerato tale.

Storia
Si narrano le vicende di Yuuta Togashi, adolescente che deve fare il suo ingresso nel mondo delle scuole superiori. Decide di lasciare alle spalle le (dis)avventure avvenute durante la scuola media e scegliere una scuola lontana dalla sua cittadina, in modo tale da dare il via a un nuovo percorso scolastico. Un giorno incontra Rikka Takanashi (che poi scoprirà essere sua compagna di classe nonché vicina di casa), una simpatica ragazza "affetta" dalla sindrome della seconda media - da qui il nome "Chuunibyou demo koi ga shitai!" -, sindrome che Yuuta aveva appena superato. Tra vari episodi comici che riusciranno sicuramente a strapparvi un sorriso, se non una grassa risata, assisteremo all'evoluzione di una romantica storia d'amore che non cadrà nei soliti canoni degli anime sentimentali. Yuuta e Rikka faranno poi amicizia con Dekomori Sanae, Isshiki Makoto, Tsuyuri Komin e Nibutani Shinka, e insieme a loro fonderanno un club. Inizialmente la serie sembra avere un corso unicamente comico/demenziale, poi, sempre mantenendo questa tendenza, raggiunge il culmine nel momento in cui, verso la metà, viene introdotto il passato di Rikka e (senza fare spoiler) si scopre come la sindrome della seconda media fosse un suo modo per scappare da quella che è l'amara realtà.

Grafica
Le animazioni della KyoAni sono sempre eccellenti sotto ogni aspetto. I colori utilizzati sono molto vivi e rientrano perfettamente nell'atmosfera allegra che l'anime tende a suggerire.

Colonna sonora
Molto coinvolgenti le OST: alcune scene, proprio grazie al comparto sonoro, mi hanno dato i brividi. Diverse OST mi hanno ricordato molto gli ultimi episodi di "Toradora!".
Le opening ed ending della serie sono molto carine e rimangono entrambe sullo stile "commedia" dell'anime. Volevo spendere due parole anche sulla bellissima opening dei mini OAV (s'intitola "Kimi e" di Zaq), veramente ben realizzata.

Considerazioni finali
La prima volta che vidi la locandina di quest'anime notai la somiglianza di Rikka con Mei Misaki di "Another"; arrivai ingenuamente a pensare che fosse una sorta di sequel della serie. Andando a leggere la trama, poi, mi sono accorto che si trattava di due generi totalmente diversi.
Non avevo grandi prospettive per Chuunibyou, ma mi sono piacevolmente ricreduto dopo la visione dei primi episodi. L'unico difetto che, a mio avviso, non fa raggiungere alla serie la perfezione è la velocità con cui si susseguono i fatti; sarebbe stato meglio se la serie fosse durata una ventina di episodi, in questo modo si sarebbero potuti approfondire adeguatamente tutti gli elementi della storia. Credo che questo sia il miglior anime di 12 episodi della stagione. 9 più che meritato.