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La stagione invernale del 2013 per quanto riguarda gli anime è piuttosto povera, ma con "Line Offline Salaryman" si cade veramente nel ridicolo perché forse ci troviamo in presenza di uno degli anime peggiori della storia dell'animazione giapponese.
Una delle ultime mode nipponiche per quanto riguarda la comunicazione è Line, un'applicazione che mescola Skype e Whatsapp e piace soprattutto per un motivo fondamentale: le faccine da scaricare, ognuna delle quali ha una sua propria personalità. Proprio queste faccine sono i personaggi di "Line Offline Salaryman" che è ambientato nell'immaginaria Line Corporation in cui si svolgono le avventure, o per meglio dire disavventure, lavorative di Moon e i suoi colleghi Koni (o Connie), Brown, James e il baffuto Capoufficio. All'interno di questa azienda purtroppo non si lavora, ma si parla di budini, peli del naso e cavolate varie. Il mix perfetto di elementi capaci di farmi odiare quello che avevo sotto gli occhi, cioè una schifezza.

Se questo doveva avere l'intenzione di essere un anime ironico che dovrebbe fare parodia dei colletti bianchi giapponesi, soggetti che non si fermano mai sul lavoro e non perdono un attimo del loro tempo, purtroppo fallisce in ogni suo tentativo perché oltre a mancare di contenuti, non fa ridere per niente. Anzi, molte volte, anche se ogni puntata dura all'incirca 4 minuti, ho avuto la tentazione di interrompere la visione a causa dell'inconsistenza di ciò che guardavo.

Non lo consiglio nemmeno a chi ha quei 40 minuti liberi e possa guardarlo tutto di fila, meglio guardare altro o uscire fuori. Non posso che giudicare negativamente questa serie e, visto che non ho mai visto qualcosa di peggiore, il mio voto è 1.