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"Le ali di Honneamise" è il primo film prodotto dalla Gainax nell'ormai lontano 1987. Stiamo parlando di un progetto ambizioso, al quale parteciparono artisti di notevole talento come Hideaki Anno, Yoshiyuki Sadamoto, Ryuichi Sakamoto ed altri nomi risonanti. Inoltre allora risultò essere il film d'animazione giapponese più costoso. Subito dopo questo record fu battuto dal più famoso "Akira". Non ebbe molto successo al cinema, rischiando di mandare in fallimento la Bandai, ma le vendite in VHS andarono molto meglio permettendo di recuperare le spese di produzione.

La storia si sviluppa in un mondo immaginario, molto simile al nostro, nel quale sta per esplodere una violenta guerra tra due nazioni confinanti. Il protagonista è un aspirante astronauta che, oltre a diventare, alla fine della storia, il primo uomo nello spazio, dopo aver conosciuto ed essersi innamorato di una predicatrice, cambierà il suo modo di intendere la vita.

Non comprendo le ragioni del poco successo di "Le ali di Honneamise". E' un film ben fatto sotto tutti i punti d vista. Bisogna considerare che siamo nel 1987, grandi produzioni come questa ancora non erano state fatte e la sceneggiatura tratta argomenti di solito non comuni fino ad allora nell'ambito degli anime. Viene trattato il discorso della religione, dell'esigenza dell'uomo di evolversi in ambito scientifico e soprattutto dell'inutilità della guerra. L'unico neo della sceneggiatura è proprio il fatto che si affrontano tanti argomenti di una certa profondità senza approfondirli completamente. Ma, se devo essere sincero, non risulta neanche essere un calderone confusionale di più concetti come altri anime pretenziosi.

Tecnicamente è molto ben fatto. L'animazione, il character design e gli sfondi sono piacevoli e curati nel dettaglio. La colonna sonora forse è l'unica caratteristica tecnica che non mi ha convinto del tutto. Alterna tratti pregevoli a tratti senza personalità. Forse sono rimasto deluso perché da un grande come Ryuichi Sakamoto, che proprio quell'anno compose la colonna sonora de "L'ultimo Imperatore" con la quale l'anno seguente vinse l'Oscar, mi aspettavo qualcosa di più. Ma questa è più una mia personalissima considerazione che una vera e propria critica.

Non è di certo il miglior anime della storia, ma è un bel film, forse un po' lento, ma vi assicuro che, pur durando due ore, presenta una visione leggera e piacevole. E' un'opera che consiglio agli appassionati di lungo metraggi d'animazione. Anzi, forse chi ama i film giapponesi non può non vederlo.