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Se cercate un film d'animazione d'azione, movimentato o con una trama 'surreale', allora lasciate perdere "I sospiri del mio cuore" del maestro Hayao Miyazaki.
L'anime (del 1995) non ha una trama particolarmente ricca o movimentata: direi anzi che all'inizio può risultare fastidiosamente ordinaria, ma è proprio questo che rende il film amabile.
Meglio puntualizzare sin da subito che l'anime non è smielato come può far intendere il titolo: anzi, il romanticismo è qui sublimato in un rapporto di profonda ammirazione reciproca tra i due protagonisti e solo alla fine allo spettatore sarà dato sapere se finirà con l'evolversi o meno in un rapporto d'amore più 'adulto'.
Su uno sfondo musicale che ripropone in chiave giapponese (e classicizzata attraverso il dolce e deciso suono di un violino) il classico "Country roads" di John Denver, l'avventura si sviluppa pian piano, portando lo spettatore a essere coinvolto nella vita. E, badate, non "nell'avventura" della piccola Shizuku, studentessa delle medie, con la grande passione per i libri. Lo scontro-incontro con Seiji Amasawa, ragazzo tra lo scherzoso e lo scanzonato, sarà fondamentale per la ragazza, che, ammaliata dall'amore di lui per la musica, e per il violino in particolare, e dalla sua determinazione nell'impegnarsi per realizzare i propri desideri, s'impegnerà al massimo per essere all'altezza della situazione e di lui.
L'anime è davvero carino, dolce, romantico per davvero (non una storia di noiosi tira-e-molla), innocente. Avrei dato un 8,5, arrotondato a 9 anche per invogliare chi mai capitasse sulla sua scheda a vederlo.