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L'ultima serie targata Nitroplus, in cui lavora il ben noto Gen Urobuchi, che ha curato il primo episodio, narra le vicende di un pilota spaziale di nome Ledo, che, durante una battaglia contro alieni spaziali denominati Hideauze, viene catapultato in un pianeta ricoperto d'acqua, in cui gli esseri umani vivono su enormi flotte di navi immense come la Gargantia. Ben presto il nostro soldato scoprirà che questo fantomatico pianeta non è altro che la culla della civiltà umana, cioè il pianeta Terra, ritenuto fino ad ora inabitabile.

La serie può essere divisa in due parti: i primi sette episodi rientrano nel genere 'slice of life', in cui allo spettatore vengono mostrati squarci di vita quotidiana su queste enormi navi e come il protagonista avrà inizialmente grosse difficoltà nell'adattarsi a questo nuovo mondo. Infatti, la serie verterà sulla differenza tra culture diverse e la conseguente integrazione o scontro: viene evidenziata fin da subito la profonda differenza tra la società totalitaria, militarizzata, in cui Ledo è cresciuto, dove tutti devono sacrificarsi per il bene comune della società e i deboli non sono ammessi, e un mondo basato sulla cooperazione e la coesistenza, incarnata dagli abitanti della Terra.
Se sulla carta tutti questi elementi renderebbero una serie interessante e motivo di riflessione per le tematiche ivi presenti, la realtà ci mostra sette episodi piuttosto noiosi per il ritmo lento, dall'apparente mancanza di una trama di fondo e dai dialoghi abbastanza anonimi, causa forse di una sceneggiatura poco incisiva e sicura, il tutto amplificato da personaggi scarsamente caratterizzati quasi privi d'anima o catalogati nei soliti clichè. Se Ledo è un personaggio convincente e dalle reazioni credibili, la protagonista femminile Amie è il classico stereotipo di ragazza allegra e spensierata che si innamora subito del protagonista, clichè già visto troppe volte, rendendo la sua presenza altamente irritabile e fastidiosa; i personaggi secondari non aiutano certo a rendere piacevole la visione, rendendo la loro utilità alla trama alquanto dubbia. Nota di merito è invece il mecha di Ledo, che anzi sarà protagonista di dialoghi molto interessanti e ottime riflessioni assai importanti.
La seconda parte invece abbandona i toni allegri per abbracciare uno stile più oscuro e maturo, dove fanno da padrone colpi di scena imprevedibili e verità spiazzanti, come la comparsa degli Hideauze sulla Terra e la loro origine, e l'arrivo di una vecchia conoscenza di Ledo. Personalmente ho trovato la seconda parte molto più interessante e coinvolgente, dove i dialoghi sono nettamente più interessanti, come il dibattito su quale forma di governo possa garantire la prosperità al genere umano e a quale prezzo, anche se un'evoluzione dei personaggi sarebbe stata ben accetta... ma niente.

Graficamente la serie è all'avanguardia e ciò è ben manifestato dai bellissimi colori e scene che rappresentano gli ambienti, come la flotta Gargantia, mentre il sonoro è accettabile.
"Suisei no Gargantia" è una serie dalle potenzialità elevate ma mal espresse da una sceneggiatura di alti e bassi, che affliggono soprattutto la prima parte, e da personaggi dimenticabili, che si riprende nella seconda parte, dal finale sì prevedibile ma ben reso.