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5.0/10
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Credo che potrei descrivere questo anime in un'unica parola: noia.
Esattamente, poiché per guardare "Soul Eater" ho impiegato ben due mesi e più volte ho avuto la tentazione di lasciarlo perdere, ma ho deciso di vederlo fino in fondo.

La storia ruota attorno a Soul Eater Evans, arma, e Maka Albarn, maestra d'armi, frequentanti l'accademia Shibusen, che ha come obiettivo quello di far diventare le armi falci della morte. L'anime si apre con Soul e Maka che, dopo aver accumulato novantanove anime divenute uova di Kishin, si apprestano a trovare la centesima, ovvero quella di una strega, ma sbagliano e ricominciano da capo.
La storia all'inizio mi incuriosì molto, ma poi mi resi conto che era banale, prevedibile, quasi assente di colpi scena, ma, soprattutto, con un finale assurdo.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Il Kishin, che dava l'impressione di essere chissà quale nemico, impossibile da sconfiggere, viene annientato da... un pugno! Dopo avere sbadigliato per cinquanta episodi, speravo in un finale perlomeno decente. Invece no, un semplice "pugno del coraggio". Niente di più deludente.

Fine parte contenente spoiler

Passiamo poi ai personaggi: personalmente li ho trovati ridicoli, passando da Maka, che definirei una bimbetta antipatica, a Black Star, che per tutta la serie sembra non voglia mostrarci altro che i suoi discorsi sull'essere Dio. Per non parlare di Patty e Liz, che sembrano messe solo per fare fanservice. Excalibur, poi, è l'esempio di come un personaggio possa portarti all'esasperazione dopo soli cinque minuti dalla prima apparizione. Totalmente inutile. Molti personaggi poi vengono citati, ma di loro non viene approfondita minimamente la psicologia. Gli unici che si salvano sono Crona, Medusa e Stein.
Unica cosa buona di questo anime sono le musiche, che ho trovato molto carine, e la grafica. Dopotutto è stato prodotto da Bones.

Insomma, "Soul Eater" è un anime decisamente infantile, che non mi ha lasciato nulla né durante la visione, né quando ho finito di vederlo. Sconsigliato vivamente. Gli darei 4, se non fosse per la grafica. Voto finale: 5.