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"Uchuu Senkan Yamato 2199" è un remake della famosa serie del 1974 di Leiji Matsumoto, nota in Italia e all'estero come "Starblazers".

La trama è la stessa dell'originale, ovviamente: siamo nell'anno 2199 e l'umanità rischia l'estinzione. La Terra è stata ridotta a un deserto, privata dei suoi oceani e di tutte le forme di vita. Gli umani si sono rifugiati in città costruite sottoterra, per sopravvivere alle radiazioni della superficie. Tutto ciò è stato causato dai Gamilonesi, una razza aliena che ha trovato il sistema solare e che ha attaccato la Terra con "meteoriti atomici", riducendola, appunto, a un deserto radioattivo. Gli umani, però, hanno ricevuto aiuto tecnologico da un'altra razza di alieni, gli iscandariani (di cui si conosce solo la regina). Subito, in Giappone, è stata costruita una nave capace di viaggi intergalattici: la Yamato (Argo, per chi avesse visto la serie italiana). Così, l'equipaggio dell'antica corazzata giapponese affondata nel 1945 e riadattata a nave spaziale si dirige verso Iscandar, il pianeta che custodisce un sistema in grado di far tornare la Tterra com'era un tempo.

Questa è la trama a grandi linee; per quanto riguarda la canonicità con la serie del '74, beh, fino all'uscita dal Sistema Solare le vicende sono le stesse, poi le avventure cambiano. Le vicende che legano l'equipaggio della Yamato sono diverse dalle puntate originali, però più veritiere e forse quasi più realistiche. Non solo: all'equipaggio si sono aggiunte molte donne oltre a Yuki (Nova) e in questo remake gli autori hanno puntato molto sull'approfondimento dei Gamilonesi e del loro impero, dimostrando che, da che mondo è mondo, anche nel governo alieno ci sono degli approfittatori. Rispetto ad altre opere moderne come "Yamato Resurrection", qua la computer grafica si mescola bene con il tratto dei personaggi e degli ambienti, anche se in certi casi si vede che le astronavi sono fatte al computer.

In definitiva, oserei dire che questo remake è quasi migliore dell'originale e, malgrado non sia ancora finito, spero di vedere presto anche le stagioni due e tre.