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8.0/10
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Realizzare un anime nel 2013 che riprende i soliti Battle Shonen, sappiamo perfettamente, può essere rischioso. C'è, infatti, il pericolo che si scada nella banalità, nella ripetizione delle solite avventure, nella monotonia tematica ed anche dell'abuso dei soliti cliché. "Blood Lad" fortunatamente è quasi esule da tutto ciò e questo ha reso la serie davvero gradevole ed anche abbastanza carina. Ho seguito con piacere questi 10 episodi aspettando quasi con ansia, settimana dopo settimana, l'uscita. A mente fredda posso dire quasi con certezza che aspetto seriamente una seconda serie che, spero, non tardi ad arrivare.

La storia ruota intorno a due figure: Staz e Fuyumi. Il primo è un vampiro che comanda un settore del mondo demoniaco. Ha un piccolo "difetto" ed è quello di essere un otaku. Il nostro protagonista è un amante di Action Figures, anime, manga ed apprezza soprattutto "Dragon Ball". Un giorno arriva quasi per caso un'umana e per Staz si realizza quasi un sogno, ha sempre voluto incontrare i creatori delle sue opere preferite. Nonostante la sua natura da vampiro resiste a Fuyumi e quasi la venera ma... qualcosa va storto! La nostra protagonista viene divorata da una pianta carnivora e diventa un fantasma. Il vampiro a questo punto decide di riportarla in vita a tutti i costi.
Da questo incipit comincia tutta la storia di "Blood Lad" che si articolerà tra battaglie, citazioni e tante risate.

Nonostante la struttura da battle shonen, l'anime in questione, riesce a coinciliare per bene vari generi. Infatti troviamo molte gag, molte scene da commedia ed anche molte scene ecchi. Tutto è dosato alla perfezione, nessun genere prevarrà lasciando lo spettatore entusiasta della piega che ha la serie. I personaggi, proprio per questo motivo, risulteranno anche abbastanza intriganti. Dal protagonista al personaggio secondario nessuno è normale, sembra che regni la follia e che l'autore punti proprio a creare roba eccentrica per stupire chi visiona l'anime. E ci riesce! Soprattutto nei primi episodi gli eventi che si susseguono sono quasi sempre inaspettati e, spesso, nonsense. Ma ciò non è un male, anzi. Tutto sembra essere fatto per benino.
L'autore, in più, sembra apprezzare i prodotti che citano altre serie. Non a caso vedremo, episodio dopo episodio, innumerevoli rimandi ad altre serie. Ciò ci conduce ad un altro punto: La critica. Il voler creare personaggi inusuali, eventi nonsense, continue citazioni sono un chiaro esempio di come il battle shonen classico abbia raggiunto una canonizzazione da cui difficilmente riesce ad uscire. La serie in questione critica ciò in modo evidente e lo fa anche abbastanza bene

Un punto che mi preme sottolineare, inoltre, è quello della lunghezza della serie. Mi è capitato di leggere critiche che andassero contro la scelta di utilizzare solo 10 episodi per produrre questa prima stagione di "Blood Lad". In realtà per me è stato un bene, mi è capitato spesso di vedere serie che per raggiungere il minimo di 12 puntate dovessero allungare e aggiungere filler inutili. Un esempio che mi tocca fare è quello di "Shingeki no Kyojin" che per raggiungere i 25 episodi ha veramente ammazzato il ritmo dell'anime perdendo il fascino tipico dell'opera originale. "Blood Lad" non cade in questo errore, un ritmo incalzante ci mantiene incollati allo schermo spingendoci a "divorare" gli episodi. Insomma, pochi ma buoni.

L'apparato tecnico è rigorosamente decente. Si vede che essendo un anime del 2013 non può peccare in molti punti. Animazioni ottime e fluide son seguite da una regia intrigante nella sua semplicità. Unico difetto mi sembrano gli sfondi che sono quasi sempre uguali, ma sinceramente lo reputo un problema secondario. Inoltre mi piace tantissimo il disegno. Non realista, ma neanche moe semplicemente strano ma interessante. I visi son abbastanza poligonali mentre la restante parte del corpo ha delle linee più morbide.

Come avete potuto ben capire per me è stata una piccola sorpresa. Attendo un continuo!