logo GamerClick.it

-

Genei o Kakeru Taiyou, noto in Italia come "Il sole penetra le illusione" nasce all'inizio di quella che si potrebbe definire una nuova era del genere Majokko. Dopo l'impronta lasciata da Madoka Magica, i canoni classici del genere sono stati rivisti e modificati, come sempre accade quando un qualcosa fa successo: se ne segue la scia rivoluzionaria. Ebbene, come fu ai tempi del primo Gundam, e poi di Evangelion, nel genere robotico, anche qui troveremo molti anime fotocopia che cercheranno di emulare o eguagliare il successo dell'anime "svolta".

Genei o Kakeru Taiyou può essere benissimo inserito in questo filone rivoluzionario. Sin dalle prime notizie della sua programmazione, lo si confrontava già con Madoka Magica, si diceva che poteva arrivare lì dove Madoka non era arrivata. Fatto il primo decisivo passo di abbattere le fondamenta del genere, serviva l'anime che ne raccogliesse l'idea e la maturasse fino in fondo. Genei ne aveva tutte le premesse.

Ma vediamo la situazione nel dettaglio: Akari, la ragazzina protagonista, si trova immersa in un'allegra e spensierata realtà, dalla quale viene strappata però improvvisamente. Non viene semplicemente attaccata da un mostriciattolo e non sbuca il carino e dolce animaletto parlante a salvarla.
La sua trasformazione in maga, o meglio, nel "tarocco elementale", è decisamente traumatica. Il primo episodio ci lascia quindi con uno stupore stucchevole, restiamo allibiti ma entusiasti.

Che cosa succede poi? Akari viene invitata a iscriversi in una scuola di divinazione, la stessa scuola frequentata da sua madre. Bene. Parliamone.
A prescindere che esista una scuola di divinazione, e che ci si mandi a studiare una bambina di appena 13 anni, questa scuola ci si presenta come un immenso e titanico edificio, con giardini degni di un eden e camerate da sogno. Wow. Hogwarts perde punti ! L'unica pecca è che, oltre a Akari, ci sono in tutto cinque studentesse, due animali parlanti, tre, emh, pseudo bambine gemelle, e le due grandi presidi della scuola. E nessuno che si curi di sapere dove diamine questa ragazzina va a studiare. Tanto ci è andata anche la madre, va bene. Peccato che la madre sia morta.

Ora, a parte questo piccolo difetto, sul quale si sorvola abbastanza tranquillamente, l'anime prende subito una piega interessante: ci sono, al mondo, 22 carte che conferiscono, per via ereditaria, dei poteri.
Le persone che li ottengono, hanno il compito di affrontare i Daemonia, più o meno la concretizzazione dei peggiori sentimenti umani. Il risvolto interessante sta nel fatto che se uccidi il Daemonia uccidi anche l'essere umano dal quale si è generato.
Akari e le sue compagne affrontano così i diversi mostri con più o meno titubanza, la protagonista in particolare, per un determinato motivo che non svelo, avrà quanti più problemi possibili.

Le premesse per un ottimo anime c'erano tutte. Seppure non originalissimo, sono chiare e evidenti le influenze di Madoka Magica, aveva ottimi requisiti. Ma dove sta il problema?
Innanzitutto i personaggi secondari: sono quanto di più piatto e stereotipato ci possa essere, se pur con qualche rarissimo risvolto inaspettato. Alla fine sai cosa diranno e faranno prima che accada. Se si potesse scommettere su certe cose, si diventerebbe miliardari in un baleno.

Inoltre il meccanismo di svolgimento degli episodi dalla 3° alla 9° puntata è praticamente sempre lo stesso. E su un anime di 13 episodi capite da voi che pecca esso sia. Ho letto commenti in giro che dicevano che quest'anime doveva essere più lungo. Sono d'accordo. Molti degli avvenimenti, lo stesso cambio di atmosfere da tranquille a drammatiche, risultano accozzati l'uno sull'altro troppo velocemente, non si fa in tempo a percepire alcun sentimento. La trama in sé, viene sconvolta in maniera frettolosa e poco credibile, i colpi di scena cadono giù dal cielo come pioggia, non si riescono ad apprezzare.

La cosa peggiore è stata quel cercare di creare qualcosa di realistico, con sangue e morti, per poi contornarlo di reazioni buoniste e affatto credibili. Non va, non perché io disdegni le belle parole e le buone azioni, ma semplicemente perché non sta in piedi. E' una sceneggiatura con buchi e lacune e che, in alcuni punti, fa proprio pena.
Quello che era l'argomento principale viene accantonato per dare spazio a un cattivo decisamente poco carismatico e prevedibile.

L'impressione che ho avuto, guardando quest'anime, è che sia solo l'inizio di un qualcosa di più grande. Viene tutto lasciato in sospeso, fluttuante.
Che ci sia un seguito è praticamente certo, che questo seguito sia più valido e completi quest'inizio poco credibile è sperabile. Per ora, sicuramente, Genei o Kakeru Taiyou è uno di quegli anime fotocopia che passano nel dimenticatoio in breve tempo.
Che dire se non, speriamo bene?