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"Day Break Illusion", conosciuto anche come "il sole penetra le illusioni" (titolo che, nonostante sia in lingua nostrana, è in realtà l'originale giapponese), è una serie anime nata sulla scia dei majokko di nuova generazione.
Di cosa parliamo? Il genere majokko (o mahou-shoujo che dir si voglia) ha subito notevoli cambiamenti nel corso degli anni: all'inizio avevamo storie piuttosto semplici, indirizzate perlopiù a un pubblico infantile, in particolare alle bambine. In seguito, dagli anni '80 in su, iniziamo ad avere alcuni cambiamenti, ne sono un esempio le famose maghette dello Studio Pierrot, che hanno influenzato parecchio il genere, apportando numerose novità, come le trame a sfondo musicale e delle ambientazioni sempre più moderne (almeno per l'epoca), soprattutto a tema scolastico. La svolta decisiva l'abbiamo dal 1990 in su, con storie sempre più mature e rilevanti, lo stesso varrà per i temi trattati, e salvo qualche eccezione, il genere si discosterà parecchio da quello che era stato in precedenza. Ciò avviene anche grazie a titoli più o meno famosi, alcuni dei quali sono ormai diventati dei veri capisaldi, come 'Sailor Moon', 'Card Captor Sakura' e simili. Queste caratteristiche rimarranno stabili anche negli anni a venire, e lo sono ancora adesso, anche se con notevoli differenze per via del progresso.
Finita questa breve sintesi, passiamo a quelli che possiamo definire 'majokko di nuova generazione', a cui appartiene "Day Break Illusion". Questa tipologia è caratterizzata principalmente da atmosfere dark, ambientazioni cupe e spesso astratte (come dimensioni parallele), e da storie molto drammatiche, che presentano scene abbastanza cruente, condite anche da una certa dose di sangue, mai però eccessiva. Un'altra caratteristica importante sono le protagoniste: a differenza delle serie passate, che spesso vedevano teen-agers che avevano già una certa visione della vita, qua invece abbiamo ragazzine dall'aspetto candido e innocente, che devono farsi carico di situazioni molto pesanti, che persino un adulto avrebbe difficoltà a sostenere, quasi come una contraddizione. Qualche piccolo accenno si era già avuto in passato, tipo con Nanoha, ma il nuovo genere vedrà la luce solo nel decennio attuale (post 2010), in particolare grazie al successo di "Puella Magi Madoka Magica". Sarà proprio quest'ultimo titolo a forgiare il nuovo stile, molto più seinen che shoujo.

Protagonista di "Day Break Illusion" è Akari, una ragazzina di 12 anni molto dolce e vivace, appassionata da sempre ai tarocchi, che ha ricevuto in eredità dalla madre defunta. La sua vita viene stravolta dopo aver scoperto di possedere il potere della Carta del Sole, e soprattutto dopo la morte della cugina Fuyuna, di cui si sentirà sempre responsabile. Da quel momento, scoprirà di essere destinata a combattere i Daemonia, creature malvagie che si impossessano dell'animo umano, approfittando della debolezza dell'individuo, rendendolo così un essere capace solo di provocare morte e distruzione. Per farlo, dovrà frequentare la scuola di divinazione chiamata Sephiro Fiore, di cui fanno parte 22 ragazze (con lei) prescelte, ognuna rappresentante una carta dei tarocchi. Farà così la conoscenza di Ginka, Luna e Seira, con cui formerà una squadra.

Le protagoniste principali sono ben caratterizzate, anche per via delle carte che rappresentano, che conferiscono loro poteri e qualità proprie. Akari è molto dolce e altruista, e questo le darà parecchi problemi nell'affrontare i nemici. Per via del potere del sole, le piante attorno a lei crescono in maniera smisurata. E' l'unica a mutare di più il suo aspetto quando si trasforma, specialmente nel viso, e apparirà più matura e molto somigliante alla madre. Luna ha anche lei un carattere dolce e pacato, ha 12 anni come Akari e le si affezionerà molto, sviluppando sentimenti più profondi (non del tutto corrisposti) di una semplice amicizia, rapporto che conferisce alla serie una notevole impronta yuri. Seira, invece, è quella che potremmo definire la 'tsundere' del gruppo. Ha 13 anni, un carattere piuttosto freddo e distaccato, fa molta palestra durante il giorno e prova un forte odio verso i Daemonia, motivo per cui all'inizio entrerà in conflitto con Akari. Il suo aspetto ricorda un po' 'Black Rock Shooter'. E per finire abbiamo Ginka, la più vispa e allegra del gruppo. Nonostante all'appareza sembri più piccola delle sue compagne, ha la stessa età di Seira, e in certe situazioni dimostrerà di essere anche più matura e coraggiosa delle altre.

Anche i personaggi secondari hanno una certa rilevanza all'interno della storia, diciamo che un po' tutti fanno la loro parte in questa serie, a differenza di certi anime in cui oltre ai protagonisti abbiamo dei manichini che fanno solo numero. Tra essi spiccano Etia e Ariel, che fanno da direttrici e insegnanti alla Sephiro Fiore, le tre gemelline, e poi il corvo e il gatto (chiamato curiosamente Schrodinger, in omaggio al famoso paradosso) entrambi piuttosto subdoli e misteriosi. Diversi personaggi appaiono solo in singoli episodi, e pur essendo quasi delle comparse, serviranno a dare spunto alle situazioni successive.
La cosa che più mi è piaciuta è che una volta tanto in un majokko c'è un personaggio maschile di rilievo: Cerebrum, l'antagonista principale della serie. E non si tratta del fighettino belloccio di turno, tanto per dare fanservice al pubblico femminile, ma un vero e proprio essere malvagio, capace di manipolare le menti altrui e di mutare il suo aspetto a suo piacimento.
Questo è forse l'elemento che mancava in 'Madoka Magica', che tiene un cast al 99% femminile, col solo Kyosuke che ha un ruolo discreto, ma è solo un fuoco di paglia, giusto per dare spazio a Sayaka e motivare la scelta del suo desiderio.

Noto che è proprio con 'Madoka Magica' che questa serie viene maggiormente confrontata. Diciamo che ci sono alcuni aspetti simili, come i desideri, che una volta espressi significa rinunciare alla propria esistenza, e i Daemonia che vengono generati dalle debolezze dell'animo umano. Cerebrum può essere abbinato a Kyubey, come una sorta di diavolo tentatore, mentre Akari è per certi versi simile a Madoka, almeno per le sue incertezze, ma si dimostra subito più combattiva e decisa. Degli altri, Seira è leggermente abbinabile a Homura, per la freddezza e l'odio verso i nemici. Tuttavia solo all'inizio, visto che poi si addolcisce parecchio e apre il suo cuore agli altri, e poi dubito che Homura avrebbe paura dei fantasmi. Per il resto non c'è nessuna affinità, dato che qui abbiamo pure alcune scene divertenti, di cui vi è persino un intero episodio dedicato per alleggerire un po' la tensione, cose che in 'Madoka Magica' sono del tutto assenti. Semmai un leggero paragone lo si può fare con 'Card Captor Sakura', ma giusto per le carte magiche.

Tecnicamente è realizzato benissimo, la grafica è eccezionale, curata nei minimi dettagli. Si passa da ambientazioni urbane a paesaggi naturali e a dimensioni fantastiche, senza però avere mai dei cali qualitativi. La stessa cura l'abbiamo nei personaggi e nei poteri delle protagoniste, e qui la computer grafica fa la sua parte. Proprio il design dei personaggi in 'Madoka Magica' lasciava un po' a desiderare, soprattutto nei contorni del viso (almeno nella serie tv), qui invece il lavoro è stato svolto ottimamente.
Buona anche la parte musicale, che si abbina sempre bene alle scene in cui fa da sottofondo, e che si compone di un'ottima sigla finale e iniziale.

Probabilmente non è un titolo che spiccherà più di tanto, anche perchè ha il difetto di essere poco originale, e contiene troppi elementi che sanno di già visto. Nonostante le somiglianze con 'Madoka Magica', è ad un livello abbastanza lontano, tuttavia si dimostra superiore ad altri titoli affini (Black Rock Shooter), avendo una trama scorrevole e godibile.
E' una serie che ho gradito parecchio, e noto con piacere che alcuni database indicano un OVA previsto per il 25 Dicembre, che attendo già con impazienza. Secondo voci di popolo, vedo anche che si parla di una possibile seconda serie, e non mi dispiacerebbe affatto.

Malgrado qualche difetto (trascurabile), un bel 10 se lo merita tutto.