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Quando un anime mi stupisce così tanto e mi rimane qualcosa di sé anche dopo la sua conclusione, mi fa sentire completamente appagata. E questo è uno di quegli anime che ci è riuscito, bellissimo sotto ogni punto di vista, secondo il mio parere. Un anime armonioso, assolutamente da vedere, che ti porta ad appassionarti anche alle storie dei personaggi "ai margini", essendo fatto così bene. Una storia scorrevole che non annoia mai. Non bisogna per forza essere un amante del jazz per vedere questo anime: io non lo sono, ma amo la musica.
E' una delizia e un toccasana per l'udito e per gli occhi, grazie alle musiche messe al punto giusto che non stonano mai e ai colori caldi che si accompagnano magnificamente alle scene.

E' ambientato in un anno particolare, il '68, un anno pieno di cambiamenti e rivoluzioni che si lega agli stati d'animo dei personaggi anch'essi in subbuglio. Anche se le problematiche del Giappone in quegli anni non sono state approfondite molto, si riesce a capire perfettamente il clima che si viveva. La musica è il filo rosso del destino che lega persone così diverse tra loro avendo proprio in comune la musica. I personaggi sono realistici e ognuno deve affrontare i propri demoni interiori per potere crescere e inseguire i propri sogni. Non è tutto rose e fiori, bisogna anche soffrire per poter diventare più forti e andare avanti con la propria vita. E rimarrete stupiti dal finale inaspettato e insolito che si combina bene con il resto della storia.
Vedetelo, se amate la musica in generale, le storie d'amicizia che si evolvono, gli amori ricambiati e non, le scelte di vita difficili da prendere. Farete un tuffo nel passato, ma non sarete soli, vi farà compagnia il jazz.