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Onee-chan ga Kita! È arrivata la sorellona! Serie di 12 mini episodi di tre minuti cadauno. L'anime è realizzato dallo studio C2C con la regia di Yoshihide Yuuzumi e il chara design di Takeshi Oda, tratto dall'omonimo manga: uno yon-koma (4-koma) realizzato da Rikou Anzai.

Quando vedo questo genere di serie mi sorge spontanea una domanda: tornerà mai in auge il sano e vero rapporto fraterno? Sempre più spesso mi imbatto in questi ragazzi complessati verso il fratello o la sorella, e la moda vuole che siano onnipresenti in quasi tutte le commedie odierne... la cosa risulta fastidiosa, non solo per la poca fantasia ma sopratutto per la pretenziosità di incentrare tutte le gag sullo stesso identico schema: sorella che stalkerizza il fratellino, lo soffoca di attenzioni morbose, entra in gelosia, lo mette in imbarazzo ecc... Se gioca a favore della trama nel creare una commedia ricca e divertente ci può anche stare, ma non è sicuramente questo il caso visto che si basa sempre e solo sulla ripetizione dello stesso schema contribuendo a creare situazioni trite e ritrite, noiose e monotone; uno o due episodi, per fortuna, eludono un attimo lo schema e risultano più gradevoli.

La grafica è discreta; il chara della protagonista mi lasciava perplessa all'inizio, poi è stato totalmente surclassato dal suo atteggiamento, per cui non ci ho più fatto caso; il resto dei pg è abbastanza piacevole.
Le sound: non pervenute, tranne una ending discreta.
La frase iniziale, dove il fratellino annuncia la lieta venuta della sorella mi ricorda moltissimo Osaka Okan, che paradossalmente trovo più carino (paradossalmente perché anche quest'ultimo è una mezza ciofeca).

Diciamo che Onee-chan ga Kita è un un corto molto mediocre e poco interessante, l'unico punto a suo favore è la durata degli episodi che rende il tutto maggiormente fruibile. In pratica presenta le solite situazioni che possiamo trovare in una qualsiasi commedia ma sintetizzate e pressate in tempi ridotti senza capo ne coda. Nulla di nuovo, niente di che. Sinceramente non mi viene assolutamente di consigliarlo (a meno che non siete particolarmente amanti del complesso sorella/fratellino), non offrendo nessun spunto ed essendo un intrattenimento davvero esiguo, in parole povere: questa serie è la banalità fatta a opera, per cui se ne può fare tranquillamente a meno.