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8.0/10
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Molto probabilmente, almeno una volta nella vita o almeno per chi è amante del genere giallo e mistero, avrebbe voluto diventare anche solo per un attimo un detective capace di risolvere qualsiasi caso, e poco importa se i casi da risolvere non sono dei famigerati gialli dalla trama impossibile, ma invece dei piccoli misteri quotidiani, dove per un certo verso anche per questi è necessario almeno un briciolo di complicanze.
Hyouka parla proprio della storia di Hotaru un ragazzo che ha fatto del suo stile di vita il motto "faccio solo quello che sono costretto a fare e lo faccio in fretta" e io aggiungo "meglio farlo a risparmio energetico". Fin dall'inizio sembra non avere stimoli, sempre svogliato, al punto che quasi sembra non avere voglia nemmeno di fare nuove amicizie. Lo stimolo però le arriva dalla sorella che tramite una lettera, praticamente lo obbliga a entrare a far parte del club di letteratura a cui lei stessa nel periodo liceale era iscritta. Da quel momento inizia per lui un periodo di cambiamenti. Nel club incontra Chitanda Eru ragazza dal carattere sdolcinato, incuriosita di tutto ciò che le succede intorno, ed è appartenente ad una famiglia influente della zona. La parte migliore di Chitanda è proprio questa sua voglia di conoscere e di scoprire al punto che per Hotaru diventa stimolo per fare qualcosa, tra cui quello di risolvere questi piccoli misteri. I due scopriranno poi che c'è molto di più di una amicizia. A contorno di Hotaru e Chitanda ci sono poi Satoshi e Mayaka che aiutano Hotaru a risolvere i casi e i piccoli misteri, e saranno poi loro che daranno vita alle scene più coinvolgenti. Durante la serie questi personaggi subiranno dei cambiamenti interiori che gli porta a maturare e a capire chi più chi meno, cosa farne della propria vita, soprattutto per Hotaru, così restio a voler combinare qualcosa.
La storia scorre senza grandi intoppi, a parer mio credo che addirittura si possa dividere la serie in tre parti, in quanto la prima viene dedicata alla risoluzione di un caso di Chitanda, la seconda al festival culturale e ad un mistero ad esso legato, e la terza parte al sentimentalismo per i più romantici.
A ogni puntata si parte molto spesso da cose anche po banali, per poi portare alla risoluzione di un mistero, che parte dalla curiosità di Chitanda e finisce con la risoluzione di questo da parte di Hotaru. Alcune puntate sono auto-conclusive, al punto che guardarle o meno non cambia il risultato finale della trama generale della serie, per cui ho anche pensato che le avrei potute benissimo saltare. Tuttavia se anche qualche mistero è risultato un po troppo banale, la capacità dell'anime sta nel fatto che porta lo spettatore a non forviare l'attenzione, questo perché permette di incuriosirsi e di voler conoscere la verità e la teoria di Hotaru. Questa attenzione rimane per tutta la serie. Al punto che forse la figura di Chitanda viene associata a quello dello spettatore stesso che si ritrova da prima a pensare quanto lei sia carina a chiedere ad Hotaru di risolvere il mistero, e poi ad essere praticamente uguale a lei in quanto si desidera per entrambi conoscere la verità.
Con la grafica e l'animazione hanno fatto un lavoro eccellente come a pochi anime hanno saputo fare. Fin dall'inizio già l'aula del club di letteratura sarà per via dei colori, e per la sistemazione dell'arredamento dell'aula, sembra di essere in un ufficio di investigazione tipico giapponese. Questo arredamento spoglio viene poi rivoluzionato nel festival culturale che grazie ai colori più accesi ai cartelloni dei club super colorati porta lo spettatore subito in un clima di festa permettendogli quasi di entrare nella scuola e sembrare un visitatore furtivo. Da questi colori di festa si passa poi ai calori caldi del rosa giallo arancione dell'ultima parte della serie che porta lo spettatore nel clima del sentimentalismo accentuato talaltro dalla fioritura del ciliegio disegnato egregiamente.
Il sonoro è veramente ottimo. Le musiche si adattano perfettamente alla storia e permettono di passare da un clima di attenzione, ad esempio quando Hotaru elabora le sue teorie, a quello invece dello semplice scorrere del tempo ad esempio i suoni della città o le musiche tradizionali durante le festività. Opening e ending veramente gradevoli. Personalmente ho apprezzato di più la prima opening, rispetto alla seconda.
In generale, non posso non dare un voto più che positivo. È vero che per qualche verso è sembrato che qualche puntata fosse stata messa li un po per allungare la serie, ma personalmente nel mio voto rientrano anche altri fattori come ad esempio: la tecnica, l'animazione, la grafica, la capacità di farmi restare attenta alla trama, e il coinvolgimento, tutti elementi che considerati da soli qualcuno di questi ha preso anche un dieci.