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7.0/10
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"Sembrava un angelo, ma forse è un diavolo", cantava qualche anno fa Gigi D'Alessio.
Lo so: iniziare una recensione citando Gigi D'Alessio è agghiacciante. Diciamo pure che citare Gigi D'Alessio, a prescindere dal contesto, è agghiacciante. Ebbene, ciò dovrebbe farvi capire qual è il mio stato d'animo nel recensire questo anime, soprattutto dopo aver letto il manga. Manga che è uno degli indiscussi capolavori delle CLAMP e che qui viene profondamente e gravemente sfregiato. Tanto da far meritare agli autori della serie la citazione di 'Gggigggi'!
Detto ciò, torniamo seri e passiamo alla vera analisi dell'opera.

La trama è celeberrima. In una Tokyo che sempre più balla sull'orlo del baratro, due gruppi di individui si fronteggiano: i Draghi del Cielo, o Sette Sigilli, che lottano per salvare l'umanità da una fine certa, e i Draghi della Terra, o Sette Angeli, che al contrario combattono per difendere un pianeta devastato dalla razza umana, vista come poco più che un branco di usurpatori. I motivi che spingono i protagonisti a scegliere un campo piuttosto che un altro sono i più disparati, ma - qui sta la genialità delle autrici - non siamo di fronte alla lotta del Bene contro il Male. Ogni schieramento ha i suoi pro e i suoi contro; ognuno ha delle motivazioni più che nobili per sostenere il bene del pianeta o dell'umanità e lotta con forza per affermarlo, rifuggendo da un manicheismo che spesso banalizza opere di questo genere e trasforma personaggi potenzialmente di grande spessore in banali macchiette. In mezzo a questi gruppi in lotta c'è Kamui, il protagonista, diviso tra un destino di Sigillo o di Angelo, costretto a decidere se essere "Colui che compie la volontà divina" o "Colui che va contro la volontà divina" (è il duplice significato della parola Kamui). Alla fine, il ragazzo prenderà una decisione, ma le conseguenze saranno inimmaginabili. Lo scontro avrà inizio e i colpi di scena non mancheranno.

Ora, l'idea di partenza è geniale. La sua realizzazione nell'anime, tuttavia, per quanto buona, tradisce una minore tensione rispetto al manga. C'è meno suspense, meno voglia di continuare, fino a raggiungere un finale ridicolo, sbrigativo e degno di un romanzo Harmony piuttosto che di una delle migliori creazioni delle CLAMP.
A ciò va aggiunto un pessimo doppiaggio (con l'unica eccezione di Kamui), che fa da sfondo al totale stravolgimento del rapporto tra Seisshiro e Subaru. Eh sì, perché da buoni puritani bisognava togliere qualsiasi riferimento al rapporto omosessuale tra i due: quindi, via ogni riferimento esplicito, censure a non finire, modifiche di intere frasi rispetto alla versione giapponese e addirittura l'assurda scelta di far interagire i due tramite il "lei" di cortesia. Abominevole!

Ciliegina sulla torta, una opening/ending e delle musiche che certamente non resteranno nel cuore degli spettatori, per essere molto gentili.
Molto buona è invece l'animazione. La grafica è molto all'avanguardia per l'epoca e lo stile CLAMP è riprodotto piuttosto fedelmente.

Tirando le somme, dunque, possiamo dire che "X" - nella versione manga - è un capolavoro, ragione per cui la versione anime - pur peggiorandolo - lo lascia comunque un prodotto buono. Consiglio di vederlo a chi non ha letto la versione cartacea, che però merita mille volte di più.