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Seconda serie tratta dal manga della famosa Hiromu Arakawa, seguito diretto della prima stagione dell'estate 2013, sempre animata da "A-1 pictures", va in onda durante l'inverno 2014 e copre grossomodo altri tre volumi del manga in modo abbastanza fedele.
Il mio giudizio su questa serie è lo stesso della prima, nonché dell'opera in generale: chi sostiene che sia una serie mediocre che ottiene successo solo grazie al blasone dell'autrice e al suo precedente capolavoro "Fullmetal Alchemist" probabilmente non ha mai visto un solo episodio o letto un singolo capitolo delle avventure di Hachiken nell'istituto agrario. Perché, se c'è uno slice of life che riesce costantemente a far entusiasmare lo spettatore quello è proprio "Gin no Saji", un'opera che non ha bisogno di moe, con un fanservice al livello di "Heidi", senza esagerazioni o gag squallide, che colpisce per la sua genuinità e la naturalezza dei protagonisti. Il tutto ambientato in un contesto originale ma che allo stesso tempo si adatta perfettamente alla trama.

Questa seconda serie mostra una buona progressione narrativa, introduce pochissimi nuovi personaggi e si sofferma invece ad approfondire i caratteri e le relazioni di quelli apparsi nella stagione precedente: Hachiken e i suoi dubbi esistenziali sono sempre protagonisti indiscussi, ed è bene così, perché con la sua intelligenza e il suo altruismo si rivela un main character sempre all'altezza. Ad affiancarlo troviamo come sempre Mikage e la sua passione per l'equitazione, alla prese con nuove avversarie e nuovi problemi famigliari. Altra nota di merito i personaggi secondari, tanti ma tutti ben caratterizzati e con un motivo di esistere: Komaba, Tokiwa, Tamago e gli altri studenti, ma anche i vari parenti risultano sempre coerenti con la trama e il suo svolgimento.

Due parole sulla realizzazione tecnica: le animazioni fanno il loro dovere ma senza alcuna lode, il character design è sostanzialmente lo stesso del manga, quindi promosso con buoni voti, la parte audio non impressiona particolarmente, e anche dalle sigle sinceramente mi aspettavo di più.

Giudizio finale un meritato 8; non mi sento di andare oltre anche perché rimane uno spezzone di un'opera ben più longeva. Comunque, pur non sapendo se la mangaka riuscirà a tenere questa qualità fino alla conclusione della storia, per ora mi sento di consigliarlo a chiunque ami le storie semplici ma allo stesso tempo entusiasmanti.