logo GamerClick.it

-

"Ryuugajou Nanana no Maizoukin" è una serie anime della primavera 2014 realizzata dallo studio A-1 Pictures, di undici episodi.
Cominciamo col dire che questa è stata per me una delle più grandi delusioni della stagione, in quanto parte da buone premesse ma si perde nel nulla assoluto. Vediamo di che parla.

Yama Jugo è un ragazzino che, diseredato dal padre, è costretto a trasferirsi su un isola artificiale, la super tecnologica "Special Student Zone", a quanto pare creata dagli stessi ragazzi (ma che cavolo? Come fanno dei ragazzini a progettare e realizzare da soli un'intera isola del genere? Mistero), ed è costretto a vivere in un appartamento con pochi yen in tasca. Caso (e portafogli vuoto) vuole che vada a prendersi proprio la stanza che si dice infestata dal fantasma di una ragazzina di nome Nanana, assassinata per ragioni ancora misteriose. Jugo scoprirà che è tutto vero e che questa Nanana è anche una NEET e passa le giornate a ingozzarsi di budini; così Jugo fa amicizia con il fantasma e decide di interessarsi al caso del suo assassinio.
Ma perché Nanana è stata assassinata? Perché era una dei ragazzini fondatori dell'isola e che ci aveva addirittura nascosto dei tesori all'interno (così, per divertirsi a trovarli... mah!), ai quali molti sembrano interessati: inizia così una sorta di caccia al tesoro che vedrà coinvolti Jugo e altri personaggi, tra i quali i membri del Club d'Avventura della scuola, per mettere le mani sulla leggendaria "Collezione di Nanana".

Perché quest'anime è stato una delusione? Innanzitutto, come si può intuire dal resoconto della trama fatto sopra, la storia si basa su alcuni presupposti poco credibili, al limite del ridicolo: i ragazzi che costruiscono da soli l'isola o ad esempio il fatto che i tesori nascosti da Nanana non sono gioielli o ricchezze, ma oggetti magici! Ma mi spiegate come ha fatto Nanana a procurarseli? È una maga? Non si sa o comunque non viene mai detto. Poi un altro: se tutti sono interessati al tesoro, perché l'assassino uccide Nanana? Non ha senso, era meglio catturarla e estorcerle le informazione con la forza, o no?

Nonostante questo, però, l'alone di mistero che inizialmente avvolge l'isola e i suoi personaggi mi ha invogliato a proseguire la serie, merito anche del protagonista Jugo che può inizialmente sembrare il classico personaggio shonen da due soldi ma si rivelerà di gran lunga il più profondo e caratterizzato, anche se bisogna ammettere che la concorrenza è tutt'altro che spietata.

Purtroppo la cosa veramente desolante è che non viene spiegato nulla, e dico nulla, dei misteri e degli interrogativi iniziali, tanto che, leggendo che l'undicesimo sarebbe stato l'ultimo episodio, la domanda che mi è sorta spontanea è stata: "Ma che cosa ho visto?" Perché nell'anime non succede fondamentalmente nulla? Gli episodi non sono altro che la ricerca di questi tesori e la risoluzione degli enigmi necessari per accedere ai forzieri. E basta. Non si avanza per nulla verso la risoluzione del caso di Nanana, proprio zero.
Lo so che è l'adattamento di una novel di sette volumi in corso, ma, anche se facessero altre serie, dubito che le seguirei, perché questa qui mi ha dato e detto veramente troppo poco.
E dire che il lato "tecnico" era anche buono, con ottime animazioni e buone sigle.

Insomma, l'anime alla fine risulta un misto anche originale e godibile di commedia, avventura e azione, ma che in undici puntate non va a parare da nessuna parte e che paga una storia basata su presupposti assurdi e grosse lacune sparse un po' ovunque, nonché personaggi stereotipati e quasi mai incisivi.