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Nel panorama dell'animazione giapponese ci sono anche quelle serie che io chiamo "serie difficili". Queste serie sono caratterizzate da una trama che magari nel complesso può essere lineare e di facile comprensione, ma che viene strutturata in modo tale da essere complessa; questo ha un lato positivo e uno negativo, perché da una parte se non ci si mette un po' più di attenzione del solito non si riesce a capire un tubero, mentre dall'altra parte ti invoglia a continuare a seguire la serie sperando che col passare delle puntate tutto si comprenda. Un esempio in questione può essere appunto "Mekakucity Actors", serie composta da dodici episodi di durata canonica; devo dire fin da subito che questa serie presenta, come detto prima, un lato buono e uno meno buono, ma ora analizziamo tutto nel dettaglio.

Fin dal primo episodio verremo catapultati in un mix di scene che si alternano senza seguire apparentemente un filo logico, e già da qui si può capire la natura complessa che circonda questa serie. Inoltre ci terrei a dire che questo tipo di serie non sono tanto da capire, ma da interpretare, perché effettivamente una volta finita la serie, se fate un confronto con altra gente che l'ha visto, ognuno ha dato il proprio punto di vista alla serie e dunque la comprensione è soggettiva. Dunque mi limiterò a descrivere la struttura dell'anime in questione senza analizzare il pelo nell'uovo: nella prima parte della serie, e qualche volta anche dopo, verrà raccontata la vita dei protagonisti della serie, che casualmente (o almeno così si crederà) si incontrano e scoprono di avere dei poteri di diversa natura, e quando li utilizzano diventano loro gli occhi rossi. Dopo aver analizzato tutti i personaggi l'attenzione cadrà sull'origine di questi poteri ed è proprio qui che si concentrerà gran parte del casino, perché senza manco rendercene conto avremo a che fare con un professore che poi diventa pazzo e un serpente nero gigante che penso che molti non capiranno mai da dove sbuchi.

Analizzare i personaggi, ovvero i ragazzi che compongono il gruppo protagonista della serie, sarebbe troppo pungo e forse anche noioso, ma sappiate che ognuno di loro avrà un ruolo molto rilevante nel corso della serie, nessuno escluso. Anche personaggi che avevamo quasi accantonato riappariranno e diventeranno loro i veri epicentri della serie.

Il reparto tecnico e grafico a mio parere è abbastanza buono, anche se non eccelso, dato che i movimenti sono tutto sommato pochi, a differenza dei cambi di inquadratura che saranno molto frequenti, il tutto accompagnato da dei disegni molto semplici che comunque si abbinano perfettamente con le ambientazioni e l'atmosfera generale della serie. Anche il reparto sonoro è abbastanza buono, con un opening molto veloce ma comunque avvincente, quasi totalmente opposta all'ending, che invece avrà dei toni molto più dolci e tranquilli.

Il finale è ciò che gran parte della gente che ha deciso di voler seguire fino alla fine questa serie aspettava da tanto tempo. Da un lato si hanno ulteriori spiegazioni e, appunto, la conclusione delle vicende narrate, dall'altro lato però ci sono ancora molti dubbi che non sono stati chiariti, forse perché la serie ha usato molte puntate per descrivere i personaggi e il loro passato, e la storia non è stata portata avanti nel modo migliore, dunque alla fine tutto risultava molto frettoloso.

Nonostante questa stonatura finale, io ritengo che questa serie si possa apprezzare solo se siete disposti a spremere un po' le meningi e quindi prestando un livello di attenzione maggiore di quello medio. Concludo dicendo che per essere una serie che ho guardato per "sostituire" un'altra serie che ho trovato parecchio noiosa, merita molto più di quello che pensa molta gente che si è fermata solo ai primi episodi e, se proprio non ce la fate a seguire le vicende strutturate in questo modo, allora vi consiglio di droppare la serie solo dopo la prima metà dell'opera, quindi non troppo presto.