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Esistono anime che traggono dalla semplicità i loro punti di forza e riescono a essere originali e ad avere una storia capace di emozionare pur partendo da una trama di base in apparenza stupida o banale. Esistono anche anime che, pur partendo da un'idea semplice e inserendo in essa elementi in parte inusuali per un'opera di quel genere, riescono comunque a risultare mediocri e privi di grande originalità. Il prodotto che mi accingo a recensire appartiene a questa seconda categoria: partito in modo abbastanza decente, finisce per rovinarsi con il passare degli episodi. Ma cominciamo dall'inizio.

"Natsuiro Kiseki" è un anime di dodici episodi della stagione primaverile 2012, diretto dallo studio Sunrise, che deve la sua fama principalmente alle serie robotiche da esso prodotte. Questa serie però non è robotica, bensì un comune "slice of life" con elementi soprannaturali inseriti al suo interno. La storia narra di quattro ragazze, Natsumi, Saki, Yuka e Rinko, tutte con il sogno nel cassetto di diventare delle idol: le loro vite cambiano quando un giorno scoprono che una roccia, soprannominata da loro "Grande Roccia", è in grado di esaudire i desideri delle ragazze, a condizione che tutte esprimano lo stesso. Da lì in poi la vicenda ruoterà attorno alla Roccia e alle varie situazioni che si verranno a creare al variare del desiderio.
In effetti la trama è alquanto banale, però riponevo speranze proprio in questa componente soprannaturale che magari avrebbe saputo creare circostanze originali e, perché no, anche comiche. Invece non è stato così. Infatti, fin dall'inizio l'obiettivo principale del quartetto di diventare un gruppo di idol viene accantonato e lasciato da parte per far spazio ai desideri, piuttosto infantili e stupidi, di ognuna delle quattro, e viene ripreso solamente negli ultimi episodi, dove è trattato comunque con banalità, superficialità e in modo frettoloso. Gli episodi sapranno tutti di già visto, a causa appunto di situazioni ormai abusate negli anime, quali lo scambio di corpi, corpi che si incollano, addirittura un'estate infinita come quella di Haruhi e compagnia. Il tutto viene reso ancora più noioso dai personaggi, che ricalcano i soliti stereotipi giapponesi: abbiamo la ragazza sportiva, quella più matura, quella silenziosa e infine quella casinista, forse una delle protagoniste più odiose e rompiscatole che abbia mai visto.
Passando alla grafica, se nel primo episodio era sembrata anche piuttosto buona, subisce un calo netto con il trascorrere delle puntate, presentando numerose sbavature e deformazioni. Non ho apprezzato particolarmente la scelta di usare colori più vivaci per mostrare piccoli flashback, la trovo oltretutto una scelta inutile. Nulla da dire invece sulle musiche, calme e adatte alle situazioni. Essendo un anime incentrato su delle aspiranti idol mi sarei aspettata anche più parti dove le protagoniste cantano, ma non ci si può far nulla.

Per concludere, questa serie poteva avere un gran potenziale, che però è stato sminuito completamente da esperienze stupide e infantili, arricchite di comicità che vuole far ridere ma nella maggior parte dei casi non ci riesce, esattamente come le protagoniste di questa opera.
Tuttavia non mi sento in dovere di bocciarlo del tutto perché in parte, soprattutto alla fine, sa comunque intrattenere, nonostante la perenne sensazione di già visto che ci accompagnerà sempre durante la visione. Consigliato solo a chi cerca un anime molto leggero, magari da guardare tra una serie più impegnativa e un'altra.