logo GamerClick.it

-

Trama: le vicende della storia ruotano intorno a Mahiro Fuwa, un ragazzo la cui sorella è stata assassinata un anno prima, e il suo amico Yoshino Takigawa. Mahiro viene contattato tramite una bambola di legno da Hakaze Kusaribe, il leader del clan Kusaribe, che è stata portata e lasciata a morire su un'isola deserta dai suoi seguaci. Mahiro accetta di aiutare Hakaze, in cambio del suo aiuto per scoprire il colpevole dell'omicidio di sua sorella, rimasto irrisolto. Dopo aver scoperto le intenzioni del suo amico, Yoshino si unisce a Mahiro nella sua impresa di opporsi al clan Kusaribe, che intende risvegliare l' "Albero di Zetsuen", il cui potere può portare alla rovina l'intero mondo...

Impressioni: è una grandissima opera di Kyo Shirodaira, riportata in anime dallo studio Bones, che ricordiamo per "Full Metal Alchemist", "Darker than Black" e altre opere come "Noragami" ed "Eureka 7". Una storia a fondo psicologico, con grandi citazioni alle tragedie di Shakespeare, soprattutto "Amleto" e "La tempesta", da cui l'anime prende il nome. Ci ritroveremo davanti a uno scenario apocalittico, dove ogni essere umano che entra in contatto con le radiazioni del "seme" viene trasformato in una statua di ferro. Personaggi enigmatici e carismatici ci accompagneranno durante la narrazione a tratti frenetica a tratti lenta, che però non mancherà di interesse. Ben realizzate le animazioni e il design, soprattutto nei combattimenti a suon di magia. La tragedia è il punto forte dell'opera: un amore segreto, una morte inaspettata e due ragazzi che combattono il futuro alla ricerca di un passato rubato. Non è per tutti i palati, se cercate solo il classico shonen di mazzate, beh, avete sbagliato anime. Infatti per gran parte della storia i combattimenti saranno più dal punto di vista psicologico, e ciò potrà annoiare lo spettatore non abituato al genere. La seconda parte dell'anime perde un po' di smalto e cade nella banalità. Gli episodi finali sono molto interessanti con piccoli spunti di riflessione qua e là. Le OST sono di ottima qualità, soprattutto la prima opening. Consiglio assolutamente la visione, se vi volete godere una trama non banale, con tanti ragionamenti e una storia che, sebbene non sia il massimo dell'originalità, riesce a prenderti già dal primo episodio per i suoi toni cupi.
Voto: 8