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5.0/10
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"Black Lagoon" è un anime che ha tutto il necessario: un ottimo comparto tecnico, un'ambientazione originale, una descrizione cinica della realtà, personaggi che, anche se modellati su cliché tipici dei film d'azione, risultano ben caratterizzati, sia nel disegno che nella psicologia, una opening accattivante, così come la colonna sonora in generale, una vasta gamma di riferimenti a film d'azione più o meno famosi, che strizzano l'occhio ai fan del genere, vicende dinamiche e divertenti che tuttavia, nel trambusto dell'azione, non dimenticano di fornire interessanti spunti di riflessione, nonché un certo livello di drammaticità.

Ribadisco: la serie ha tutto. Però non decolla, anzi, sarebbe meglio dire che sceglie di non decollare. Ogni episodio ha una storia a sé stante, e l'insieme delle puntate non costituisce una trama unitaria, né viene mostrata una particolare evoluzione nei rapporti tra i personaggi, anche se questa viene vagamente accennata. Come risultato la serie si fa dimenticare molto facilmente, e dopo aver visto l'ultima puntata lo spettatore si ritrova con un gran senso di vuoto, con la spiacevole sensazione di aver perso tempo dietro una serie che ha tanto potenziale, ma che tale rimane.

In conclusione, "Black Lagoon" è come una bella macchina da corsa, dal design accattivante, con un motore eccezionale, il pieno di benzina, un pilota capace e una bella ragazza che si struscia sul cofano (a proposito, il personaggio di Revy è stramaledettamente sexy). Poi l'auto parte, fa un giretto intorno casa e rientra nel garage. Il mio voto effettivo è un 5,5 che non mi sento di arrotondare a 6. Peccato, gli elementi per costruire un anime eccezionale c'erano tutti.